La Mummia: Tom Cruise reinterpreta il mito dell’oltretomba!

Nuovo giro di boa per uno dei soggetti più allettanti degli studios hollywoodiani, celebrando il ritorno del mito egiziano dei non morti, con una colossale impresa costata 125 milioni di dollari. A dirigerla c’è l’esperto autore e sceneggiatore Alex Kurtzman, abile tessitore di trame del calibro di Transformers, Star Trek e The Island, oggi alle prese con una inedita trasposizione dei profanatori di tombe capeggiati da Tom Cruise e Annabelle Wallis. Tutto questo è La Mummia, nei cinema dal 9 giugno, mentre nelle sale italiane è uscito un giorno prima.

La locandina del film 'La Mummia'

La locandina del film ‘La Mummia’

Indubbiamente il primo pensiero corre alle vicissitudini immortali del kolossal in bianco e nero interpretato da Boris Karloff e diretto da Karl Freund, ai tempi d’oro della Universal, quando i mostri sacri della letteratura gotica avevano preso il sopravvento sui voleri del pubblico, ‘affascinati e impauriti’ da tanta presenza scenica. Storie che si rifacevano ai romanzi da cui traevano linfa le novelle sceneggiature, ammiccando a quegli stucchevoli trucchi che animavano vampiri e licantropi alle prese con le loro sventurate vittime. Oggi nulla è cambiato, se non altro per quella voglia di rinvigorire un genere che mai pensa di deludere il proprio pubblico, anche a scapito di quella critica pungente che tende a disseppellire i propri ‘morti’ per trovarne pregi e difetti. Ma è il pubblico a sancire l’inevitabile verdetto di buongusto e stile, anche per questo remake che ammicca al panorama a 360 gradi, con battutine alla Abbott e Costello che, ovviamente, destabilizzano lo spettatore.

La mummia

Ad accoglierci c’è un Tom Cruise ‘sempre giovane’, nei panni di Nick Morton, ex ufficiale delle forze speciali, novello profanatore di reperti archeologici, che riesce a sottrarre all’archeologa Jenny Halsey (Annabelle Wallis) una mappa recante la tomba di Ahmanet, principessa egizia sepolta viva per un rituale spezzato che la poteva congiungere con le forze del male, per un patto non voluto dai sacerdoti che la condannarono alla maledizione eterna, seppellendola viva. Sino a qui le storie sembrano sempre assomigliarsi tutte, rispolverando il ciclo interpretato da Brendan Fraser e Rachel Weisz, cambiando un pochino l’ordine dei fatti, senza danneggiare il risultato pressoché identico. Questo significa che gli effetti speciali hanno giocato un ruolo di notevole importanza per dare la spina dorsale ad uno script che annaspa nel dissacratorio a più riprese, arrivando ad una profana congiunzione con lo stesso mito di un dottor Jekyll, ambiguo e assolutista nella stessa scissione con il malefico Mr. Hyde, affidato ad un monolitico e goffo Russell Crowe.

Tom Cruise e annabelle Wallis in una scena del film 'La Mummia'

Tom Cruise e Annabelle Wallis in una scena del film ‘La Mummia’

Gli esiti possono sembrare a favore del regista Alex Kurtzman, riponendo nel genere la forza vitale per l’incedere della storia, che riesce a non stancare il proprio pubblico, tenuto sempre sotto pressione per il susseguirsi degli eventi. Se a Tom Cruise non sembrano pesare le atletiche prestazioni a cui è andato incontro nell’interpretare un ruolo così dinamico, di certo non è da meno l’interpretazione della meritevole Sofia Boutella, affascinante nel ruolo della principessa Ahmanet/la mummia, infervorata al punto giusto e sorretta da quegli effetti speciali curati da Dominic Tuohy. Inseguimenti, esplosioni, calde e soleggiate distese di sabbie desertiche non possono che impreziosire un film a cui non si può negare il merito di saper coinvolgere lo spettatore al punto giusto, senza interruzioni o increspamenti di una sceneggiatura scritta a tre mani da David Koepp, Christopher McQuarrie e Dylan Kussman.

Sofia Boutella in una scena del film 'La Mummia'

Sofia Boutella in una scena del film ‘La Mummia’

Le scenografie riescono ad incantare come il trucco curato da Liz Barlow e soci, ringraziando tanta presenza scenica per quei rituali satanici devoluti per un malefico Dio Set che lascia senza respiro, fino all’ultima scena. I proseliti per gli immancabili sequel di una novella saga sembrano buoni, soprattutto per un Tom Cruise che promette umorismo e satira al passo con i tempi. Non ci resta che aspettare, sperando in tempi meno longevi della stessa Mummia a cui rimettiamo tutti i suoi meriti.

La mummia – il trailer del film

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