The Rossellinis _ L’importanza di un nome

Sarà nelle sale solo il 26, 27 e 28 ottobre, distribuito da NEXO DIGITAL, The Rossellinis un film documentario diretto da Alessandro Rossellini, nipote del regista Roberto Rossellini e al quale è dedicato.

The Rossellinis
The Rossellinis

The Rossellinis

Parlare di Roberto Rossellini non è facile, vista l’eredità cinematografica che ci ha lasciati, ma se a farlo è un parente, il nipote Alessandro, si capisce subito che inevitabilmente si parlerà di un’altra eredità, quella familiare, dei numerosi discendenti ‘Rossellinis’.

In effetti in un primo momento, The Rossellinis sembra un documentario piuttosto ordinario su un argomento straordinario quale può essere Roberto Rossellini, uno dei registi più innovativi del XX secolo: il film inizia infatti con le riprese d’archivio del funerale del regista nel quale vediamo un piccolo Alessandro vicino alla nonna Marcella.

Ma già da quella inquadratura le cose cominciano a cambiare: Alessandro si presenta come la pecora nera della famiglia, non ha vergogna a dichiarare che, schiacciato dal peso delle aspettative sul suo futuro, non è riuscito a raggiungere vette vertiginose e ha sofferto a lungo per problemi legati alla droga.

L’intento del film è dunque un altro e si delinea pian piano in questo road movie alla ricerca dei Rossellini sparsi per il mondo: dimostrare come la rossellinite possa essere non sono un dono ma anche un pesante lascito.

Il trailer del film

Alessandro è figlio di Renzo, figlio di Rossellini e Marcella de Marchis, ufficialmente la sua prima moglie. Successivamente, Roberto ha formato una famiglia e ha avuto tre figli con Ingrid Bergman, un’icona di Hollywood. Ma i film girati con lei non sono stati un successo e Roberto è fuggito in India dove ha iniziato una relazione con una giovane sceneggiatrice Sonali Senroy DasGupta, moglie di un suo amico, del quale era incinta. Roberto ha portato Sonali in Italia, adottato suo figlio e avuto un’altra figlia con lei.

In totale dunque Roberto ha avuto 6 figli e, a parte Gil, il figlio indiano adottato scomparso prematuramente il 3 ottobre 2008, li ritroviamo tutti in questo documentario che diventa un’occasione per scoprire anche i retroscena di una famiglia allargata dove a volte, vista anche la distanza, si ha difficoltà a sentirsi parenti.

Attraverso The Rossellinis, Alessandro mette a nudo le sue debolezze e cerca di ricostruire il puzzle della sua famiglia, viaggiando per il mondo tra Svezia, Stati Uniti e Qatar – e incontrando i suoi vari parenti: zia Isabella, la famosa attrice e modella, La zia Ingrid, una professoressa universitaria di letteratura italiana, lo zio Robertino, un latin lover in gioventù che è stato spesso fotografato dai paparazzi con i suoi ultimi amori, la zia indiana Raffaella e infine sua madre Katherine.

Alessandro Rossellini
Il regista Alessandro Rossellini

Ode ad una famiglia

Il punto di forza della narrazione di Alessandro Rossellini è proprio il suo minimalismo: il regista infatti sovverte creativamente le regole classiche della narrazione, si rende parte del film per mostrare come Roberto Rossellini fosse idealizzato non solo fuori ma anche all’interno della famiglia e come questo abbia segnato, chi più chi meno, tutti.

Alessandro non cerca informazioni, non è didascalico, ma lascia parlare gentilmente i suoi parenti, selezionando con cura ciò che mostra e senza nascondere le difficoltà di questa selezione. Le conversazioni raccontano le relazioni relazioni, rivelando vecchi disaccordi, momenti tragici della loro vita, aneddoti sorprendenti, ma anche buoni sentimenti.

Ne viene fuori una splendida lettera d’amore di un uomo alla sua famiglia e ciò che colpisce di più forse è proprio la forza, la bontà, la bellezza e l’intelligenza delle donne delle famiglie di Roberto Rossellini, veri pilastri della famiglia dopo la sua scomparsa.

The Rossellinis
Ingrid, Isabella e Alessandro Rossellini

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