Disclaimer – La serie di Alfonso Cuaron

Disclaimer è una miniserie tv del 2024 scritta e diretta da Alfonso Cuaron con protagonisti Cate Blachett, Kevin Klein e Sacha Baron Cohen. L’opera, tratta dall’omonimo romanzo di Renée Knight, sarà disponibile su Apple TV+ a partire dall’11 ottobre partendo dai primi due episodi in blocco e continuando poi settimanalmente.

La miniserie è stata presentata fuori concorso all’81esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

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Disclaimer

Catherine Ravencroft (Cate Blanchett) è una celebre autrice di documentari che vive una vita tranquilla con suo marito Robert (Sacha Baron Cohen) in un buon quartiere di Londra. Fino ad un giorno nel quale la sua quotidianità verrà sconvolta dalla pubblicazione di un libro che inaspettatamente la metterà a nudo facendo venire fuori un oscuro segreto su di lei.

Il trailer della miniserie

La serie quasi perfetta

Nonostante avesse diretto qualche episodio sporadicamente di serie tv di nicchia, quest’opera rappresenta il vero e proprio esordio del maestro messicano Alfonso Cuaron alla scrittura e alla regia di un’intero prodotto per la televisione. Approccio ad un media diverso che per quanto si può essere dei grandi cineasti rappresenta sempre uno scoglio da superare, vedasi l’esordio difettoso in una serie presentata a Venezia79 (Copenaghen Cowboy) di un genio come Refn, visti i tempi dilatati chi fa cinema rischia di incappare nell’errore di confezionare un film allungato aggiungendo così puntate inutili nel mezzo e non sfruttando ciò che il media televisivo offre. Sarà riuscito Cuaron a non cadere nei fatidici errori?

La risposta è si, il regista messicano dimostra ancora una volta la sua grandezza riuscendo a costruire una serie praticamente perfetta, unico neo un pilota un po’ debole che rischia di far demordere lo spettatore nel proseguirla, sfruttando appieno tutte le possibilità che offre il media televisivo ma con l’aggiunta del suo inconfondibile tocco d’autore.

Disclaimer narrativamente è strutturata magistralmente, è un climax continuo che culmina a metà stagione e alla fine, ha sempre un cliffhanger incredibile a fine episodio, colpi di scena mozzafiato e soprattutto, come Lost insegna, instilla nello spettatore continui dubbi e misteri così che nella sua testa di puntata in puntata possano svilupparsi le più disparate teorie e così la voglia di vederli svelati.

Disclaimer – perché ci è piaciuta

Aldilà dell’ottima struttura narrativa, non scontata per un primo approccio alla televisione da parte di Cuaron, arriviamo alla sostanza. Disclaimer è una serie che tocca con l’andare avanti delle puntate tanti temi e tutti alla perfezione. A partire da quello cardine che culmina nel climax dell’episodio finale, l’importanza del punto di vista sottolineato con l’espediente geniale dell’utilizzo da parte di uno dei personaggi della macchina fotografica.

Cuaron con un finale che lascia senza parole spiazza lo spettatore facendolo sentire parte della narrazione e nella maggior parte dei casi colpevole tanto quanto i personaggi che vediamo in scena. Il regista ci mostra quanto basti poco per alterare la percezione della realtà quando si cerca un colpevole, quanto poco ci voglia per mettersi al paraocchi e vedere solo quello che si vuole vedere.

La miniserie costantemente si interroga su chi sia il vero colpevole e se ce ne sia uno, fa chiedere allo spettatore chi sia la vittima e chi il carnefice per poi stupire tutti sul finale con un ultimo episodio da storia della serialità televisiva. Una puntata che travalica il piccolo schermo regalandoci una regia a tutti gli effetti cinematografica con una sequenza di primi piani magistrale amplificati dalla bravura degli attori protagonisti, episodio che lascia con la mascella spalancata sotto ogni punto di vista.

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Ma anche gli altri non sono da meno, Cuaron si focalizza nella prima parte di serie sulle dicotomie amore\peccato e dramma\piacere trovando l’apice in quello che è il secondo punto più alto della serie, quarto episodio diretto e soprattutto montato alla perfezione. Episodio dotato di una carica erotica fortissima messa in parallelo dal montaggio da antologia alla disperazione e al dramma totale suscitando così nello spettatore un’altalena emotiva eccezionale.

I punti di forza della serie di Cuaron

Nella seconda parte concluso il primo climax il regista riflette sulle differenze generazionali e in particolare sull’essere genitori mostrandoci a seconda dell’idea dello spettatore da un lato quello che può apparire un buon genitore ma un persona orribile, dall’altro chi pessimo genitore ma bravissima persona. Gli ultimi tre episodi sono un viaggio nelle profondità della psiche di due persone, ma in primis genitori ,feriti che cercano qualcosa a cui aggrapparsi per trovare la pace interiore e scacciare via i propri demoni.

Gli interpreti sono tutti eccezionali ma su tutti risaltano i tre protagonisti, Cate Blanchett che restituisce tutta la sofferenza del suo personaggio tramite degli sguardi e dei silenzi costretti che arrivano dritti al cuore. Sasha Baron Cohen in un ruolo drammatico inedito, di questo padre tanto ingenuo quanto innocente, che gli riesce addirittura quasi meglio di quello comico. E infine Kevin Kline all’apparenza un nonno ma dentro un padre accecato dal dolore.

Tutto il comparto tecnico è nettamente superiore alla media della serialità televisiva di questo genere a partire dalla fotografia che esalta i colori di Venezia e Forte dei Marmi qui simbolo inizialmente di gioventù, spensieratezza e libertà, alternandoli perfettamente ai toni grigi di Londra che all’opposto è teatro di depressione. Passando poi alla colonna sonora da brividi, un costante crescendo che va di pari passi con la tensione emotiva dei personaggi toccando l’apice nei violini di una delle sequenze finali.

Disclaimer supera ogni aspettativa, creatasi dal fattore opera prima su un media diverso, diventando istantaneamente un capolavoro da storia del piccolo schermo.

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