Speciale intervista: il regista Carlo Fenizi ci parla di Istmo

Dopo aver recensito il film Istmo, disponibile dallo scorso 20 maggio su Chili, in questo articolo ne scopriamo i retroscena direttamente dalle parole del suo regista Carlo Fenizi.

Carlo Fenizi
Il regista Carlo Fenizi

Intervista a Carlo Fenizi

Ciao Carlo, benvenuto su cinemio. Innanzitutto ci piacerebbe conoscere la genesi del film, così particolare sin dal titolo, e di cui sei anche autore di soggetto e sceneggiatura.

Quando ho scritto il soggetto sentivo la necessità di riflettere su come si relazionano oggi le persone e su quanta influenza hanno i social network nella perdita del contatto reale con l’altro e con la realtà. È un film che esalta il concetto di “esperienza” nella sua accezione più estesa.

L’esperienza avviene nel contatto, non nella distanza. Senza l’”altro”, reale, fisico, concreto, non siamo nulla. Istmo è quindi una metafora geografica, una terra di passaggio, di collegamento, di scelta. Per questo motivo gli istmi del mondo mi hanno sempre affascinato, da Panama, a quello della mia Puglia, Lesina, dove ho scelto di girare il film, questo più poetico perché separa il lago dal mare.

Carlo Fenizi

Significato della parola acquisito, quanto “istmo” c’è nei vari personaggi del film e soprattutto nel protagonista?

Tutti i personaggi sono in bilico, Orlando più di tutti. Le sue due terre sono scelte esistenziali da prendere, vite parallele e fasulle, a metà tra verità e menzogna, tra contatto e distanza, tra realtà e illusione, due orizzonti da vivere in una dolorosa terra di passaggio.

Carlo Fenizi

Il protagonista del film si chiama Orlando come il personaggio del poema epico scritto da Ariosto. E’ un caso o esiste una correlazione?

L’Orlando di Ariosto è un personaggio rinascimentale e come tale è inquadrato in tutte le sue caratteristiche umane, nelle passioni e nelle debolezze. In qualche misura anche il mio Orlando prende questa direzione. L’ispirazione non è stata esplicita, ma un collegamento c’è, e come accade ad ogni opera che entra in contatto col pubblico, lo stesso autore scopre dopo aspetti sorprendenti che non aveva considerato. È come se lo spettatore proseguisse la costruzione del film attraverso nuovi significati.

Carlo Fenizi
Carlo Fenizi
Una scena del backstage del film Istmo di Carlo Fenizi

Perché hai scelto in particolare l’America latina e lo spagnolo e perché si sente la canzone Se dice de mì, tra l’altro colonna sonora di una celebre telenovela colombiana (Betty la fea basata su un personaggio piuttosto sui generis)?

Il mondo ispanico fa profondamente parte della mia vita. È parte dei miei studi linguistici e letterari, della mia formazione cinematografica, delle attività di insegnamento e delle mie esperienze di vita. “Se dice de mí” prima di essere colonna sonora della telenovelas è un tango di una nota attrice e cantante del cinema classico argentino, Tita Merello.

Lei la interpreta in un celebre film del ’55 intitolato Mercado de abasto, citato nel mio film. È la vecchia pellicola che traduce Orlando. La canzone tratta in qualche modo delle contraddizioni delle apparenze, tema paradigmatico per Istmo.

Carlo Fenizi
Carlo Fenizi
Una scena del film Istmo di Carlo Fenizi

Michele Venitucci, pugliese come te, ha collaborato alla sceneggiatura. Avevi pensato sin dall’inizio a lui come protagonista del film? Come hai scelto gli altri protagonisti, in particolar modo Antonia San Juan?

Avevo scritto di getto il soggetto e un giorno raccontandolo a Michele fui spronato da lui a continuare la scrittura in una sorta di collaborazione. Lui era alla prima esperienza di scrittura ed io l’ho guidato in molte direzioni. Per me è stata una delle pochissime collaborazioni di sceneggiatura, solitamente sostengo l’idea di una sola mano nella scrittura. Non poteva che essere lui Orlando. Avevamo condiviso molti pensieri in merito alle tematiche del film.

Conoscevo Antonia (San Juan n.d.r) già da un paio d’anni ma non avevo avuto ancora modo di lavorarci. Il Personaggio è nato mentre pensavo a lei e desideravo fortemente che interpretasse quella donna così particolare. Per me è stata un’estasi poterla dirigere. Anche con tutti gli attori sono andato a colpo sicuro. Erano già nella mia immaginazione.

Carlo Fenizi

Istmo fa parte del progetto #iorestoacasa e dal 20 maggio è in streaming su Chili. Puoi dirci già i primi risultati? Come proseguirà il cammino di Istmo? Proverete il passaggio al cinema?

Le critiche per ora sono buone e c’è un buon movimento attorno al film. La sala cinematografica per me rimane sempre il luogo naturale di un film, in cui si manifesta la magia del rito collettivo che tutti conosciamo, per questo Istmo tornerà presto anche al cinema.

Carlo Fenizi

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