The King’s Man, le origini, il prequel dei primi due film diretti da Matthew Vaughn. Con Ralph Fiennes, Harris Dickinson, Daniel Brühl e Djimon Hounsou. Terzo in ordine di arrivo, ma primo della serie.
Dal 5 gennaio, al cinema.
King’s Man, scopriamo insieme il come e il perchè.
La King’s Man. Un’agenzia, una missione. Ma quali sono le sue origini? Chi l’ha fondata, quando e perché? Beh, lo scopriremo in questo prequel, che inizia proprio prima della nascita della King’s Man, la prima agenzia di intelligence indipendente da potenti, politici, re e presidenti.
Tutto inizia con una coppia di aristocratici e il loro figlioletto, una coppia che non si nascondono dietro al loro titolo, ma agisce in prima persona per portare la pace, dove la pace manca. Nemmeno i rischi di essere in mezzo a una guerra li ferma.
Ma proprio durante una di queste missioni, la donna muore, ma prima, fa’ promettere a suo marito, il Duca che proteggerà sempre e per sempre il figlio. Lui promette, ma non sa che già in quel momento, le persone più malvagie del tempo, si stanno riunendo, per scatenare una guerra che non ha mai avuto eguali…E cosa fare, quando ormai (anni dopo) questa guerra è ad un passo dallo scoppiare?
Il trailer del prequel dei King’s Man
La storia presa, ridicolizzata e riscritta a piacere
Faccio una doverosa premessa. Ho visto i film precedenti della serie, non mi sono piaciuti granchè come stile, ma i ho comunque visti entrambi.
King’s Man, le origini. Inizia e ho pensato, wow di sicuro sarà il migliore della serie. E l’inizio lo è davvero. Il giusto mix di mistero, buone intenzioni, dramma, possibilità. Ma poi. Ma poi è un totale disastro con picchi di intenzioni e possibilità, realismo e colpi di scena totalmente buttati.
È divertente? No
È istruttivo? No
In conclusione, pensavo fosse il migliore della serie, ma finito il film, dopo aver visto quello che ho visto, posso dire in totale sincerità che questo, per tematiche e per come vengono trattate è di gran lunga, a mio giudizio, il peggiore della serie.
Molti, moltissimi film, prendono la storia reale come base di partenza, per costruire o ricostruire storie vere, storie romanzate o storie inventate. Molti film lo fanno con spirito critico, altri con spirito di inventiva, altri ancora come parodie di personaggi storici. Film più o meno riusciti nei loro intenti. E poi c’è questo. Che non posso negare che ha dei momenti davvero ma davvero belli, dei momenti di film (inizio, ma anche punti centrali) in cui sei coinvolto, sei partecipe. Ma poi c’è il resto del film.
Dove figure come Rasputin, Mata Hari, i Romanov… Vengono inserite come graziose figurinette un pò stupide, delle sagome di carta che nulla possono contro la grande mente geniale del Duca (il fondatore dei King’s Man) e del suo acerrimo nemico. Io capisco, davvero, che una qualche trama bisogna pur inventarsela, ma per me è un grande immenso no, su tutto il fronte. Scene di un imbarazzo (gamba del Duca), ma di un imbarazzo agghiacciante.
Usare la prima guerra mondiale come macchietta di sottofondo per giustificare un film del genere è dissacrante. Usare figure storiche, che ne hanno fatto da vendere e da spendere, per giustificare un film del genere è vergognoso. Un film che lascia con l’amaro in bocca. Scena dopo i titoli di coda: ciliegina sulla torta che se avevo dei minimi dubbi sul salvare o meno il film, me li ha stroncati di netto. Un film che non consiglio, non fa ridere, non fa sorridere, lascia solo del grande amaro in bocca vedere come si usano personaggi storici proprio come macchiette di contorno per giustificare un film che di base non ha nulla da dire. 15 minuti di buon film, non mi giustificano il resto del tempo. King’s Man, se queste sono le origini, forse era meglio tenerle nascoste.