Giunto in sala lo scorso 23 ottobre, The Judge, primo film drammatico di Davin Dobkin, con protagonista il lanciatissimo Robert Downey Jr. e il veterano di Hollywood Robert Duwall, narra il confronto familiare e legale tra figlio-avvocato e padre-giudice. Andiamo a vedere com’è andata…
di Edoardo Marco Aversa
The Judge
Hank Palmer (Robert Downey Jr., The Avengers, Sherlock Holmes), famosissimo avvocato di Chicago specializzato nel difendere criminali della peggior specie, dopo aver appreso la notizia della morte dell’amatissima madre, torna nella sua piccola cittadina natia di Carlinville, in Indiana. Qui si confronterà subito con suo padre Joseph (Robert Duvall, Jack Reacher, Giorni di tuono), di professione giudice (quindi suo avversario per natura), col quale non ha mai avuto un buon rapporto. Il giorno seguente al funerale, Hank viene a sapere dal fratello maggiore Glen che il padre è stato accusato di omicidio, causando una serie di eventi drammatici e imprevedibili.
Trailer del film
Finalmente Downey Jr.
The Judge è sicuramente un inaspettata sorpresa, data da un cospicuo numero di fattori: il primo, il più lampante, è la qualità della regia di Davin Dobkin, autore specializzato in commedie, come ad esempio le dimenticabili Pallottole Cinesi: 2 Cavalieri a Londra (2003) e Fred Claus – Un fratello sotto l’albero (2007), o la divertente 2 Single a nozze (2005). La brutta fama di cui gode Dobkin, spesso accusato di dirigere commedie volgarissime e prive di contenuti, è destinata infatti a cambiare, poiché il suo ultimo film, pur non trascendendo le regole del genere e non mostrando nulla di realmente innovativo, si dimostra un lavoro di tutto rispetto in cui il dramma intimo e familiare di un padre e di un figlio si mescola alla tensione tipica dei legal thriller alla Codice d’onore, con un risultato davvero convincente.
In secondo luogo, c’è da segnalare l’incredibile prova di Robert Downey Jr., da diverso tempo nei panni del personaggio arrogante, carismatico e dalla battuta facile, ma che in questo caso riesce a fornire un’interpretazione a tutto tondo, profonda e capace di entrare nel cuore dello spettatore. Davvero emozionanti alcuni suoi monologhi, che riescono ad elevare un sceneggiatura forse un pelo troppo verbosa e dilata oltremodo (141 minuti sono forse troppi per un film di questo tipo), ma che comunque riesce a caratterizzare a dovere i personaggi e a sviluppare le vicende in maniera approfondita.
Infine c’è da segnalare la prova dell’altro protagonista del film, un Robert Duvall che dopo tantissimi anni si dimostra ancora un grandissimo attore, in un ruolo non semplice e finalmente non secondario. Bellissimi i suoi confronti con Downey Jr., che da soli valgono il prezzo del biglietto. In definitiva, The Judge è un ottimo prodotto, intenso e in grado addirittura di strappare qualche lacrima allo spettatore più emotivo.
Voto 3,5/5