The French Dispatch _ Tutto iniziò con una vacanza

The French Dispatch, diretto da quel genio assurdo di Wes Anderson con Benicio del Toro, Adrien Brody, Tilda Swinton, Timothée Chalamet, Bill Murray, Owen Wilson.
Al cinema dall’11 novembre 2021.

The French Dispatch
poster del film

The French Dispatch, un inizio folgorante

Ennui _ sur _ Blasé, ridente cittadina che non ride, divisa in quartieri che hanno in comune col passato solo il nome dei quartieri stessi. Qui, proprio qui, in questo angolo del mondo, c’è la redazione del The Franch Dispact.

Arthur Howitzer, Jr., nato in Kansas, approdato quasi per caso nella cittadina, dirige, anzi guida, comprende, stimola e ama la sua redazione. Ma ora, il direttore è morto, un’infarto.

Si deve scrivere il necrologio, che coinciderà, per volere del direttore stesso, con il necrologio della rivista stessa. Così, mentre conosciamo la redazione e i giornalisti, ci avventuriamo in 4 storie, una per ogni giornalista…
Passeremo dal diario di viaggio nei quartieri di Ennui, fino alle barricate studentesche, senza tralasciare una storia d’amore di un pittore maledetto…

Preparatevi, perché vedrete un film che sarà esattamente come il suo manifesto, a comparti, eppure unito.

THE FRENCH DISPATCH. Photo Courtesy of Searchlight Pictures. © 2020 Twentieth Century Fox Film Corporation All Rights Reserved

Il dispaccio del film

The French Dispatch – Wes Anderson in purezza

Un film assurdo, sconclusionato, completamente avulso dalla realtà, completamente slegato nel contesto, non ha una trama vera, sembra un susseguirsi insensato di persone e azioni casuali.
E per questo io l’ho amato.

Pazzo, senza senso, senza logica, ma un senza senso che ha un senso.
Poi va be, Anderson deve piacere. Perché lo stile, l’abilità di passare continuamente dal bianco e nero al colore, dal cartone al girato non sono da tutti. Uno stile retrò, uno stile attento al dettaglio, uno stile pazzo. Adorabile. Semplicemente adorabile.

Un film a sezione di giornale, in cui ogni sezione diventa il racconto del giornalista, nel complesso della rivista, ogni storia completamente slegata dalla precedente, ogni storia a se, quasi dei film nei film. Eppure, alla fine del film, in qualche modo troverete dei collegamenti tra tutte le storie, vuoi per lo stile del girato, vuoi per l’aria che fanno respirare…

The French Dispact ha tanto in comune con gli altri film di Anderson, eppure non è una ripetizione. Un colpo di classe dietro l’altro, una scelta di battute e personaggi, e fotografie e impostazione che alla fine del film ti fa dire “cosa ho appena visto!”

The French Dispatch
(From L-R): Tilda Swinton, Lois Smith, Adrien Brody, Henry Winkler and Bob Balaban in the film THE FRENCH DISPATCH. Photo Courtesy of Searchlight Pictures. © 2020 Twentieth Century Fox Film Corporation All Rights Reserved

Amore, solo amore, nient’altro che amore

Sarà che io trovo questi film di una poesia unica, sarà quel che sarà, ma io ve lo consiglio. Ah e se poi riuscite a trovare i 10 quadri fatemi un fischio.

Tremendamente poetico, una poesia retrò, vintage, che passa nelle vicende dei giornalisti, ogni volta con una sfumatura diversa. L’amore, come sempre è il tema ricorrente. Amore per il lavoro, amore per il proprio staff.
Questo film per me è una lunga, stupenda, intensa e poetica lettera d’amore.

Non tutti la capiranno, non tutti la apprezzeranno, ma non è stata scritta per essere apprezzata o capita. Ci sono dei sentimenti che si devono esprimere con forza, e The French Dispact lo fa.
All you need is love

THE FRENCH DISPATCH. Photo Courtesy of Searchlight Pictures. © 2020 Twentieth Century Fox Film Corporation All Rights Reserved

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