The Batman – Il miglior film sull’uomo pipistrello?

The Batman è una pellicola del 2022 per la regia di Matt Reeves con protagonista Robert Pattinson nei panni del celebre vigilante di Gotham City di casa DC comics. Il film uscirà solo al cinema il 3 marzo 2022 distribuito da Warner Bros.

Il cast è particolarmente nutrito, tra i comprimari troviamo attori molto noti come, Jeffrey Wright, Zoe Kravitz, Colin Farrell, John Turturro, Andy Serkis, Paul Dano e in un ruolo misterioso Barry Keoghan.

Il film è l’ultima riproposizione sul grande schermo del personaggio di Batman, dopo i successi di Burton inzialmente e di Nolan poi, Matt Reeves sarà riuscito a dare la sua personale interpretazione in modo efficace?

The Batman
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The Batman

Il film si ambienta nei primi anni di carriera di Bruce Wayne nei panni di Batman, il quale si trova ad affrontare un pericolo enorme per Gotham, L’Enigmista. Un serial killer che sta uccidendo tutte le persone con le maggiori cariche istituzionali della città.

In questa missione il cavaliere oscuro sarà affiancato dal commissario Jim Gordon (Jeffrey Wright) e Selina Kyle (Zoe Kravitz) i quali daranno una grossa mano al nostro eroe. Oltre al solito storico maggiordomo di casa Wayne, Alfred Pennyworth (Andy Serkis).

Nell’investigare sull’identità dell’Enigmista Batman si troverà faccia a faccia con la criminalità organizzata di Gotham capeggiata dal boss Carmine Falcone (John Turturro) e la sua spalla sopranominata il pinguino (Colin Farrel).

Il trailer di The Batman

Matt Reeves confeziona un capolavoro su Batman

Quando hanno annunciato The Batman in molti si saranno chiesti cosa c’è ancora da dire alla quinta riproposizione dello stesso personaggio sul grande schermo, reggerà il confronto con i film di Nolan e svariate altre perplessità. In aggiunta sul web c’erano parecchi dubbi sulla scelta di Robert Pattinson come cavaliere oscuro, insomma un film sul quale c’era un alone di scetticismo generale in parte giustificato.

Bene appurato ciò si può dire che Matt Reeves è riuscito a smentire ogni tipo di pregiudizio negativo che si potesse avere nei riguardi del film dirigendo un vero e proprio capolavoro di genere.

Partendo dalla perplessità principale che si poteva avere, ossia Batman stesso, Reeves porta una versione completamente nuova del vigilante di Gotham. Prendendo spunto da varie run fumettistiche come “Batman anno uno” di Frank Miller o “Il lungo Halloween” di Jeph Loeb, Reeves mostra una componente del supereroe fino ad adesso inesplorata sul grande schermo, quella investigativa. Di fatti il film oltre ad essere un cinecomic è a tutti gli effetti una detective story con tanto di colpi di scena e stilemi tipici del genere.

La pellicola ci fa vedere un Batman ai primi anni di attività ancora molto inesperto e confuso, di fatti è un supereroe fallace che commette tanti errori, per certi versi più umano. Si può considerare un’atipica origin story visto che ciò che emerge alla fine è un cavaliere oscuro completamente diverso che passa dall’essere mosso dalla vendetta all’essere mosso dalla speranza dopo una parabola e un arco di redenzione incredibili.

Pattinson il nuovo Batman

Robert Pattinson dopo essersi scrollato di dosso il ruolo del semplice belloccio dimostra per l’ennesima volta la sua bravura, è un Batman perfetto. Per quanto riguarda la parte Bruce Wayne è poco presente nel film ma per quel poco che si vede rimane impresso come una figura diversa anch’essa da ciò avevamo visto in precedenza, è un Bruce Wayne molto meno sicuro di se che quasi fatica a parlare e ad esprimersi visti i demoni che lo attanagliano.

Demoni che sono alla base del film, tutti i personaggi si ritrovano a doverli affrontare in questa peccaminosa e stupenda Gotham assoluta protagonista del film, costantemente bagnata dalla pioggia come simbolo di purificazione e illuminata da questi freddi neon che rappresentano la sterilità del senso di giustizia della città.

I comprimari sono perfetti, il rapporto tra Batman e Gordon è bellissimo, nonostante non ci facciano vedere come sia nato non se ne sente il bisogno funzionano talmente bene come coppia che il resto passa in secondo piano. Gordon simboleggia quel poco di giustizia vera che c’è all’interno delle istituzioni corrotte di Gotham.

La Catwoman di Zoe Kravitz riprende molto nel look la storica interpretazione di Halle Berry, ma donandogli tutt’altra caratterizzazione. Selina Kayle è una donna abbandonata dalla società che tramite le sue abilità è riuscita a ovviare a tutti i mezzi che non ha ricevuto, il rapporto con Batman anche qui è perfetto, mai esplicito, sempre una complicità sottointesa com’è giusto che sia tra la gatta e il pipistrello.

The Batman
Robert Pattinson e Zoe Kravitz in una scena del film

I cattivi di The Batman

I villain presentati nella pellicola sono principalmente tre di cui il principale è L’Enigmista, personaggio del quale vediamo una rivisitazione in chiave moderna ottima. Non ha quella caratterizzazione troppo macchiettistica che ha sempre avuto nei fumetti in favore di un interpretazione più seria e contemporanea da terrorista. Paul Dano ci regala uno dei momenti più alti del film nel dialogo con Batman.

In seconda bisogna menzionare anche il perfetto Carmine Falcone di John Turturro, classico boss della malavita di Gotham affiancato dal Pinguino di Collin Farrell molto sopra le righe ma funzionale.

Il film rivolge un’aspra critica al classismo imperante della società americana, in particolare tramite il personaggio dell’Enigmista, sottolinea che la società è in mano ai potenti facendo una riflessione sul concetto di abbandono, quando uno veramente viene abbandonato, quando perde i suoi cari o quando viene ignorato dalla società. Il tutto espresso da metafore sul finale straordinarie.

La regia è lodevole, le scene d’azione sono sempre molto chiare e ben coreografate condite da movimenti di macchina molto interessanti in particolare in un inseguimento in macchina. Ma il vero valore aggiunto della pellicola è la magistrale colonna sonora di Michael Giacchino, non ho memoria di un componimento così straordinario, il tema principale composto da vari strumenti quasi orchestrale rimane impresso ed è perfetto per il timore che deve incutere Batman nella pellicola. Tema originale che viene affiancato dalla sua versione per il film di brani che vanno dall’Ave Maria di Schubert ai Nirvana, adattati perfettamente al tono della pellicola.

Finalmente un cinecomic fruibile solamente per la sua bellezza, spoglio di multiversi o crossover vari, The Batman non ne ha bisogno. Un film che unisce autorialità e commercialità in un amalgama perfetta mostrandoci un aspetto del personaggio mai visto, per me non può essere definito in altro modo se non capolavoro, nonché il miglior film su Batman mai fatto.

One Response

  1. maria Grazia serpa

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