Non riattaccare, un road movie di stampo teatrale

Sarà presentato in anteprima il 15 giugno al Biografilm di Bologna prima di approdare sugli schermi a partire dall’11 luglio, Non riattaccare, un road movie di stampo teatrale. Protagonista a tutto tondo è Barbara Ronchi.

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Non riattaccare, grande prova attoriale per Barbara Ronchi

28 marzo 2020, venti giorni dall’inizio del lockdown imposto per la pandemia. Notte, strade deserte. E’ buio in una stanza. Irene riceve una telefonata dal suo ex, Pietro. Non si vedono da sei mesi. Vorrebbe ricacciare indietro lui e il suo passato di amore ma anche di dolore. La voce di lui è insolita, sottolinea che da otto giorni non apriva bocca e Irene, in un crescendo di paura lo induce a parlare fino a decidersi ad abbandonare la protezione del suo appartamento buio per salvarlo e per salvarsi.

La storia, tratta dal romanzo omonimo di Alessandra Montrucchio, si snoda completamente nell’interminabile conversazione tra la voce fuoricampo di Claudio Santamaria alias Pietro e Barbara Ronchi, in auto, davanti al benzinaio, molestata da un avventore, in autogrill.

Per l’insolita ambientazione, il film può essere definito un road movie di stampo teatrale che regge totalmente sulle interpretazioni della Ronchi, ormai a tutto gli effetti una delle migliori attrici degli ultimi anni e sulla voce di Pietro, che appare corpo solo per una brevissima tranche della vicenda.

Non riattaccare, un road movie di stampo teatrale: Barbara Ronchi in un fotogramma tratto dal film

Citazioni e illustri precedenti

Circa trent’anni fa Massimo Lopez fu protagonista di un fortunato spot della Sip, vecchia compagnia telefonica nazionale lanciando lo slogan : “Una telefonata ti allunga la vita” poichè riusciva a salvarsi dal plotone di esecuzione grazia a un’interminabile chiamata telefonica. Al di là della battuta, il legame tra cinema e telefonia è vecchio quasi quanto le invenzioni dei due mezzi di comunicazione.

Anna Magnani nei primi anni Cinquanta regalò un’intensa interpretazione ne La voce umana, tratto dall’omonimo lavoro teatrale di Jean Cocteau. Trentaquattro minuti con l’attrice che dialoga in un crescendo di disperazione con il suo perduto amante. In tempi più recenti la relazione tra “voce” e essere umano si ritrova in Her ( Lei nella versione italiana) con Scarlett Johansson voce fuori campo.

I dialoghi tra Pietro e Irene a volte possono essere ripetitivi e banali, ma le espressioni facciali dell’attrice e le sfumature di tono dei due protagonisti risultano imperdibili. Manfredi Lucibello riesce a confezionare una storia che ha un crescendo da thriller, complici anche i produttori fratelli Manetti, regalandoci un film originale e tutto da vedere e soprattutto da ascoltare. Da sottolineare, tra l’altro, l’impattante colonna sonora a cura del cantautore Motta.

Presentato al Torino film festival 2023 e prodotto da Mompracem, Non riattaccare aspetta i suoi attenti spettatori dall’undici luglio.

Non riattaccare: il trailer del film

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