A distanza di dieci anni esatti, arriva nelle sale italiane l’atipico prequel/sequel del musical campione d’incassi nel 2008 Mamma Mia! Ci Risiamo, diretto da Ol Parker e dove si conferma tutto il cast del precedente con alcune new entry. Stessa ambientazione, solite intramontabili musiche degli Abba. Da Giovedì 6 Settembre al cinema.
Mamma mia! Ci risiamo
Sophie Sheridan (Amanda Seyfried; First Reformed, Anon) è cresciuta e sta per aprire l’hotel che sua madre Donna (Meryl Streep; Florence, The Post) per anni ha portato avanti, nella bellissima isoletta greca di Kalokairi. All’imminente serata d’inaugurazione sono invitati tutti. Ma una notizia imminente da comunicare mette Sophie a confronto con sua madre e con le avventure che l’hanno condotta sin lì.
Mamma mia! Ci risiamo – Il Trailer
NOSTALGIA MODE ON
La notizia lo scorso autunno di un secondo film su Mamma Mia! colse i più di sorpresa: tratto dall’omonimo musical di grande successo del 1999, Mamma Mia! è un film che nel 2008 riuscì a guadagnare più di 500 milioni di dollari worldwide e a lanciare definitivamente la carriera di Amanda Seyfried. Effervescente, brillante, farcito delle allegre musiche degli Abba e da una messa in scena satura e intelligente, il film aveva funzionato anche grazie al ricco cast a cui faceva capo una Meryl Streep meravigliosa, divisa tra Colin Firth (Kingsman – Il cerchio d’oro, Genius), Stellan Skarsgard (Borg McEnroe, Cenerentola) e Pierce Brosnan (No escape – Colpo di stato, Survivor).
Dieci anni dopo, la “piccola” Sophie della Seyfried si appresta a riaprire l’hotel della madre dopo averlo rinnovato. Sembra nascondere qualcosa che ovviamente ci sarà svelato solo nel pre-finale e da questo fragile escamotage Sophie inizia a ripensare al passato di sua madre e a tutto quello che l’ha condotta fin lì. I problemi del film si riscontrano già durante il primo atto: il racconto passato, pur sostenuto da uno splendido lavoro di casting (la Lily James di Baby Driver e L’ora più buia che interpreta la Donna da giovane di Meryl Streep è stupenda), ci è già stato raccontato nel film precedente e la decisione di metterlo in scena qui non fa altro che appiattire un racconto che rimane sempre bidimensionale e non esplora minimamente le possibilità che vengono malgrado questo proposte dai personaggi.
In questo, non aiuta per nulla l’inserimento (inutile) dei nuovi personaggi (Andy Garcia e Cher su tutti) e l’utilizzo blando di metà dei personaggi del film precedente che non hanno alcuno sviluppo: la regia di Ol Parker non ‘respira’ né durante la narrazione né durante i momenti musicali, dove la macchina da presa si limita in modo didascalico a seguire i personaggi, lasciando solo un lontano ricordo dei virtuosismi espressivi di Phyllida Lloyd, regista del primo film.
Un’alone di nostalgia pervade Mamma Mia! Ci risiamo dove il cast ci appare terribilmente invecchiato, l’inutilità della trama è straniante e la consapevolezza di vedere un prodotto realizzato unicamente per il piacere dei soldi ci allontana dalla semplice ma efficace opera precedente, un piccolo musical dal cuore grande qui ridotto solo a ‘rubare’ dal precedente nel tentativo di allungare un brodo di cui si poteva tranquillamente fare a meno. L’unico piacere che può trovarsi è nelle intramontabili musiche degli Abba, nella location greca e in alcuni dialoghi azzeccati. Il resto è confusione e futilità.