Dune, un film di Denis Villeneuve. Con Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin e Zendaya. Al cinema da 16 settembre 2021. Il film è basato sui romanzi di Frank Herbert, pubblicati da Fanucci editore.
Dune, deserto, sabbia, sabbia, deserto
Arrakis, un pianeta detto anche Dune. Deserto, sabbia a perdita d’occhio. Aridità, siccità, un pianeta destinato ad essere dimenticato da tutti e tutto. Se non fosse che su questo pianeta, c’è la fonte, la “miniera” di spezia (una specie di sabbia speciale che permette i viaggi nella galassia). I Freman vivono da sempre su questo pianeta, e da sempre si vedono depredati della spezia, per loro sacra. Quindi questo pianeta, si ritrova ad essere al centro di una contesa che dura da secoli, se non da millenni. Chi controlla la spezia, controlla la vita.
Un sistema feudale di cui fa parte anche Arrakis, che vede alla guida un imperatore, che comanda e dispone della vita di intere casate.
L’imperatore dispone che il duca Leto Atreides si trasferisca e prenda in gestione Arrakis e i rifornimenti di spezia, spodestando Il Barone e a sua famiglia, che da secoli gestiscono il pianeta. Il duca accetta, per non venire meno all’onore del suo casato, e parte, col figlio Paul e la concubina Jessica, madre di Paul (e un esercito, tanto per andare sul sicuro).
Ma arrivati su Arrakis, la casata Atreides scoprirà che la sabbia nasconde più segreti che granelli…
In un gioco di poteri, tradimenti e lotta per la sopravvivenza, Paul si troverà al centro di una disputa che dovrà stabile se lui il prescelto, annunciato da tempo nelle profezie…
Il trailer del film
Il dono della sintesi a volte serve, come in questo caso
Dune è un film bellissimo e mi è piaciuto da morire.
O come vorrei poterlo dire, davvero. Per me Dune è un film totalmente da cancellare, di una lentezza snervante, e anzi, chiedo scusa al mio vicino di cinema che mi ha sentito sbuffare tante di quelle volte che avrà pensato che avessi un tic. Comunque non si è mai lamentato, quindi presumo che anche per lui sia stato di una pesantezza assoluta.
Diamo a Cesare quel che di Cesare, Dune ha dei bei costumi, bravi attori, bellissima fotografia, splendidi effetti.
E poi niente. Niente, il nulla più assoluto, la lentezza più totale. Quella che ti propina infiniti campi lunghi, interminabili primi piani. Minuti su minuti su minuti di nulla.
Sembra che per tutto il film si stia girando la pubblicità di un profumo, una di quelle intense, con immagini evocative a caso, frasi ad effetto per colpire e cavalli che corrono sulla spiaggia. Poi in certi momenti il regista si ripiglia e si ricorda che sta facendo un film, quindi ci piazza due/tre minuti di scene sensate e coerenti, che tu che vedi il film pensi ok ora partiamo col film vero. E invece no, si torna al profumo.
Perdonatemi o voi che amate questo film ma per me è stata una sfida enorme riuscire a resistere fino alla fine.
So che la fantascienza un genere che deve piacere, e so che tantissimi di voi ameranno e osanneranno questo film, ma tant’è. A me non piaciuto. Mi sono piaciute le atmosfere, mi è quasi piaciuta anche la trama, ma il film nel suo insieme no.
Dune, un film che piacerà a tutti tranne a me
Musiche copiate a mano bassa da Troy (con musiche intendo i lamenti urlati) totalmente messe a caso nel film per tenere sveglio lo spettatore. Fastidiose, non trovo un altro termine, se non fastidiose.
Schermo bianco lanciato a caso nella narrazione. Adesso vi spiego. Siete al cinema, a vedere un film, con delle scene scure, è tutto buio intorno a voi. E dal nulla, lo schermo diventa completamene bianco di botto. Dopo che avete pianto per due minuti, avete perso il filo del film, e non avete visto 8 scene, riuscite a riavere il dono della vista.
Appena in tempo per poter vedere un’altra scena bella bianca.
Da qui l’alternanza film scuro, scena chiarissima/bianca inserita per far piangere lo spettatore.
Dune fa letteralmente piangere gli occhi.
Tremors per i vermi, Troy per i lamenti, Stargate e Stargate SG1 per tutto il resto. E voilà eccovi Dune, e mettetevi comodo che ciliegina sulla torta, devono fare il secondo, ma per forza, perché finisce tronco come un albero.
Detto ciò, andate al cinema a vederlo, perché ognuno si faccia la proprio opinione, perché alla fine Dune potrebbe diventare il vostro film preferito di sempre.
De gustibus non disputandum est.
Dune invece ovest.
Se son Dune fioriranno
Dune, un romanzo fantascientifico di Frank Herbert, edito da Fanucci, in questa copertina speciale in onore del film.
Non ho ancora finito di leggere il libro, ma, in onore dell’uscita de film, l’ho iniziato, per prepararmi a quello che avrei visto sullo schermo. Ci sono autori che sono capaci di inventare un mondo, e di renderlo in modo talmente preciso, che sembra impossibile che poi questo mondo non esiti davvero, e Dune è così. Dettagli, ambientazioni e personaggi che ti fanno entrare in un mondo a parte, proprio come un libro dovrebbe fare.
Ovvio che non è un libro per tutti, anche se, leggendolo potreste ricredervi.
Vi dò due motivi per leggere questo libro:
1. Se il film vi è piaciuto e volete rivivere tutte le atmosfere, e approfondire la conoscenza coi personaggi.
Perchè Dune è i primo di sei romanzi, che hanno influenzato tutto il filone della fantascienza, e se siete appassionati non potete non leggerlo.
2. Se il film non vi è piaciuto. Perché, come dicono sempre, il libro è meglio.