Dodo e la principessa

Direttamente dal Festival di Giffoni, Dodo e la principessa

Direttamente dal Festival di Giffoni, Dodo e la principessa è pronto per arrivare sul grande schermo.

Dodo e la principessa

Dodo e la principessa, una fiaba slapstick

Direttamente dal festival di Giffoni, Dodo e la principessa, una fiaba slapstick, sta preparando i motori per arrivare sul grande schermo e successivamente in piattaforma. Il film è stato presentato a Giffoni il 25 luglio. La pellicola vanta l’ultima interpretazione cinematografica di Alvaro Vitali che appare in un cameo. Diretto da Andrea D’Emilio, il film vede tra gli interpreti Enzo Salvi, Alessandro Lazzerini che interpreta Dodo, Ilde Mauri, Giuseppe Cattani, Martina Tellone e Massimiliano Buzzanca. La pellicola è stata prodotta da Ipnotica film.

La trama del film è piuttosto semplice: una principessa, proveniente dal fantomatico regno di Valanga, arriva in un hotel romano diretto da Enzo Salvi, insieme alla sua dama di compagnia. La ragazza sarà presto coinvolta in una serie di avventure tragicomiche che vedranno protagonista un buffo cameriere dell’albergo, Dodo. Lieto fine assicurato con tanto di balletto conclusivo a metà tra Broadway e Bollywood de noartri.

Tra punti di forza e di debolezza

Malgrado le premesse importanti, cioè la partecipazione al festival di Giffoni 2025 e i cameo di attori noti quali Salvi e Vitali, a dire il vero entrambi in disarmo, il film non ha forza sufficiente.

Alvaro Vitali

Il regista ha voluto realizzare una commedia slapstick, cioè comica e piena di colpi di scena. La comicità però è assai spesso di grana grossa e non del tutto inerente. La recitazione di molti interpreti non è di livello. Essa sembra strizzare l’occhio a quelle pellicole di serie B tanto in voga tra gli anni Ottanta e Novanta.

Un chiaro segno è dato dalla presenza di Salvi e Vitali, due re di quel tipo di commedie. Un altro richiamo è dato dalla pronuncia romanesca. Quasi tutti i protagonisti, re di Valanga compreso, parlano con cadenza romana. Il film quindi non è certo inteso per essere un capolavoro destinato alle cineteche. Può essere ottimo per un po’ di spensieratezza, il che non fa mai male.

Dodo e la principessa – il trailer

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