Words and Pictures il nuovo lavoro di Fred Schepisi con Clive Owen e Juliette Binoche

Esce nelle nostre sale il prossimo 11 novembre Words and Pictures, nuova pellicola dell’autore Fred Schepisi che vede come protagonisti gli attori Clive Owen e Juliette Binoche impegnati in una travagliata storia d’amore.

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La locandina di Words and Pictures

Words and Pictures

Words and Pictures è la nuova pellicola dell’autore Fred Schepisi che ricordiamo per i film realizzati tra gli anni 80 e 90, come Plenty con Meyl Streep, Roxanne una commedia ripresa dalla piece Cyrano De Bergerac e Sei gradi di separazione. Pellicole diverse tra loro che fanno capire che dietro ad ogni sua trasposizione c’è sempre un idea forte. Il produttore Curtis Buch, alla sua opera prima, prodotta con la Latitude Production, era alla ricerca di una storia che avesse degli spunti interessanti, andando incontro alle esigenze di un pubblico che necessita di vedere  film intelligenti.  Dopo aver letto la sceneggiatura di Gerard Dipego, ha deciso di realizzarla affidandogli  lo sviluppo della storia anche in fase di lavorazione.

In quest’ultima opera c’è una profonda riflessione tra letteratura e arte. I due protagonisti sono il professore di storia della letteratura inglese Jack Marcus, interpretato da Clive Owen, e la professoressa di arte famosa pittrice di origine italiana Dina Del Santo, ritiratasi per un problema fisico, interpretata da Juliette Binoche, che recitano  per la prima volta insieme sullo schermo.

Potrebbe essere la classica commedia d’amore, ma viene completamente scalciata dalla tematica suggerita dal titolo stesso, ovvero se sia più potente la suggestione della parola o la quella visiva di un dipinto o di un immagine. Loro si sfidano a suon di citazioni presi da William Sheakspeare, Walt Whitman a Edgard Degas.

Interessante i dipinti realizzati dalla Binoche stessa.

Tutti i personaggi sono ben raccontati, ognuno di loro ha una storia interessante anche quelli minori. Ovviamente lascia allo spettatore questo profondo dilemma filosofico, dibattutto da secoli a cui non si è mai trovata una reale risposta. Ma come diceca Kant “Non è bello cio che è bello ma è bello cio che piace” e ogni cosa è relativa rispetto al nostro gusto.

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