Single ma non troppo: la carica della bionda

Arriva nelle sale da Giovedì 11 Febbraio, giusto in tempo per San Valentino, il nuovo film di Christian Ditter, passato giusto un paio di anni fa dal Festival del Cinema di Roma con #scrivimiancora e ora in sala con il suo nuovo Single ma non troppo.

Single ma non troppo

Single ma non troppo

Single ma non troppo

Alice (Dakota Johnson; 50 sfumature di grigio, A bigger splash) si trasferisce dalla sorella a New York, dopo aver lasciato l’uomo dopo quattro anni di fidanzamento e con l’intento di volersi vivere un po’ il mondo. Ad accompagnarla in quest’avventura nella grande mela ci sarà la collega Robin (Rebel Wilson; Tre uomini e una pecora, Pitch Perfect 2).

Il condimento

Single ma non troppo è quel genere di film che tenta di inserire come condimento ogni singola tipologia di personaggio e sfumatura sentimentale affinché ogni tipologia di pubblico (giovane, perlopiù) possa avvicinarsi al progetto. Dentro a questa commedia tipicamente americana, lontana dall’edulcorata convinzione amorosa di #scrivimiancora (2014), troviamo single e fidanzati, la ricerca dell’amore o della ‘scopata di turno’, perversi e romantici, sposati e non.

Il problema sostanziale di tutto ciò è, però, la quasi assenza di un minimo scavo psicologico sul personaggio protagonista (comunque ben interpretata dalla Johnson), che non subisce mai realmente la solitudine o le mancanza del suo status da single, come il titolo ricorda, ma ‘serve’ semplicemente come mezzo passivo per il racconto esasperato e sopra le righe di tutti i personaggi con cui entra in contatto. Tra tutti, di certo, Rebel Wilson.

La bionda

Single ma non troppo

Una scena del film Single ma non troppo

Di certo Rebel Wilson è sinonimo di risate certe: sfrutta al meglio il suo corpo, l’attrice australiana scoperta con film come Tre uomini e una pecora (2012) e che presto si è fatta strada in quel di Hollywood, fisicamente e umoristicamente vicina ad un John Belushi, possibile sorella minore di una Melissa McCarthy, di certo è una che coglie anche con l’improvvisazione i punti caldi della comicità più zozzona e citazionista che tanto va nell’ultimo decennio in quel di Hollywood, specie all’interno della commedia, anche in chiave sentimentale 2.0.

Il regista riesce a cogliere e a seguire la sua verve, limitandosi ad inquadrarla e a dare poi un ritmo di montaggio effervescente e che non stanca mai.

Liz Tuccillo

A firmare il copione c’è Liz Tuccillo, una delle autrici di Sex and the city e autrice del libro, poi diventato un film-cult, La verità è che non gli piaci abbastanza (2009). La cosa interessante è la visione della Tuccillo, a differenza dei due casi precedenti, di una New York dove continua a raccontare del femminile, di single e sposati in crisi che però, stavolta, non potrebbero mai permettersi scarpe e abiti firmati e che vagano nel pop(olo) più facilmente accettato da un pubblico ampio dove, almeno in teoria, dovrebbe fare riscontro per storie e tematiche a quest’ultimo più vicine.

Single ma non troppo

Il cast di Single ma non troppo

Single ma non troppo è un’operazione riuscita a metà, che diverte e si fa seguire, grazie soprattutto alla verve comica della Wilson ma che non raggiunge mai particolari climax, molto telefonata tra personaggi secondari e situazioni e che soprattutto non riesce a scavare per nulla nel centro focale raccontato e presente persino nel titolo.

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