Un’estate tutta da ridere con..il cinema di Doris Day! Non mangiate le margherite

Locandina del film

Una tranquilla massaia, quattro bambini, un cane tutto speciale, una nonna sprint, un critico teatrale sulla cresta dell’onda e un’attrice con doti molto “particolari”.. tutto questo è Non mangiate le margherite.

Non mangiate le margherite

Larry Mackay (David Niven), marito della massaia Kate (Doris Day) e padre di quattro scatenati bambini, insegna presso l’Accademia Americana di Arti Drammatiche a New York e inizia a cimentarsi anche come critico teatrale.

La sua prima recensione, infatti, riguarda la messa in scena della commedia scritta dall’amico (e padrino di uno dei suoi figli) Alfred North (Richard Haydn) ma i guai non tardano ad arrivare. Larry stronca pesantemente lo spettacolo, in particolar modo, la prova di attrice della bella, maliarda e provocante Deborah Vaughn (Janis Paige) della quale sottolinea, anche se non troppo convinto, “l’armonia dei suoi glutei”. Questo comporta la fine dell’amicizia tra il critico e il commediografo e lo scatenarsi della vendetta dell’attrice offesa.

David Niven e Doris Day in una scena del film

Nel frattempo, Larry guadagna una certa fama nell’ambiente teatrale: commediografi, drammaturghi, attori, aspiranti scrittori pendono dalle sue labbra e lui diventa sempre più pieno di sé facendo sì che il rapporto con la moglie inizia ad inclinarsi un poco. Kate sembra non riconoscere più suo marito. Inizia ad accorgersene quando, ormai obbligati a cambiare casa, lui ritorna ad optare per un appartamento al centro della città mentre lei è sempre più convinta della villetta in campagna. Alla fine Kate, con l’astuzia femminile, riesce a spuntarla ma le conseguenze sono devastanti per entrambi che continuano ad allontanarsi (anche a causa dei bambini che sembrano avere l’esclusività della loro madre tanto da farla dormire con loro, nella loro caotica stanza!) mentre, inizia a farsi più presente la minaccia di Deborah che cerca di conquistare Larry.

Doris Day e David Niven in una scena del film

In campagna, Kate stringe amicizia con i nuovi vicini i quali, ben conoscendo la fama di Larry, le chiedono se per caso non avesse un testo teatrale che la loro compagnia amatoriale possa mettere in scena per beneficenza come loro consuetudine. Larry, anche perché troppo pieno di sé, non vuole aiutare questi attori mentre Kate accetta di buon grado. Infatti, non potendo far conto sull’aiuto del marito si rivolge ad Alfred. Questo, per vendicarsi della stroncatura del suo spettacolo, dà a Kate un testo teatrale scritto da Larry quando era ancora studente e che lui stesso aveva scartato perché terribile. Ovviamente, di questo a Kate non fa parola facendo passare il testo di proprietà di un altro scrittore.

Doris Day e David Niven in una scena del film

Le prove iniziano. Larry vuole fare una sorpresa a sua moglie e si reca al teatro per vedere lo svolgersi del lavoro. Solo allora si accorge della trappola tramata da Alfred e di cui la stessa Kate era all’oscuro. Larry minaccia di mandare lo spettacolo all’aria perché non vuole che si rida di lui anche perché Alfred ha invitato alla prima molti importanti esponenti dell’ambiente teatrale.

Decide di lasciare che lo spettacolo si faccia ma batte tutti sul tempo recensendo lo spettacolo ancor prima che vada in scena lodando le capacità degli interpreti (in particolar modo quelle di sua moglie) e stroncando se stesso ovvero l’originale autore del testo. Così scrivendo si accorge, finalmente, di aver esagerato con il suo ego e comprende il vero significato di ciò che stava veramente per perdere e, forse, dell’errore che stava per commettere continuando a vedersi con la bella Deborah. E così..tornarono a vivere felici e contenti nella bella casa di campagna!

Clip del film

 Il film

Non mangiate le margherite è un film del 1960 diretto da Charles Walters. Si ispira all’omonimo romanzo di Jean Kerr e, a sua volta, ha ispirato una serie televisiva – anch’essa omonima – trasmessa negli Stati Uniti dal 1965 al 1967.

 Ad onor del vero va detto che questo non è il miglior film di cui Doris Day sia la protagonista.  Questo, forse, perché non più in coppia con Rock Hudson ma con un altro grande interprete come David Niven (già premio Oscar nel 1958 per la sua interpretazione del maggiore Pollock in Tavole separate di Delbert Mann.. e come non ricordarlo in Buongiorno tristezza di Otto Preminger del 1958, ne I cannoni di Navarone di J. Lee Thompson, ne La pantera rosa di Blake Edwards del 1963 solo per citarne alcuni suoi film).

Tra i due protagonisti è evidente la mancanza di quell’alchimia e di quella intesa che, invece, straborda con la presenza di Rock Hudson che, tra l’altro, è “spiritualmente” presente con una battuta che la stessa Doris Day/ Kate rivolge al marito. Ciò è dovuto anche al fatto che Niven sembra non volersi (o potersi) liberare dalla perfetta immagine dell’altrettanto perfetto gentleman inglese mentre Doris Day sembra avere una marcia in più: trattenuto lui..sempre più scatenata lei e forse da questo l’equilibrio viene meno.

Doris Day e David Niven

 Inoltre, a non favorire la riuscita del film è anche una storia non troppo convincente che la sceneggiatrice Isobel Lennart non riesce – o non può – rendere al meglio.

Si può ben dire che questi due attori sono stati un po’ sprecati per questo film dove la sole cose che fanno sorridere sono i quattro bambini figli della coppia (degli Attila in miniatura di cui il più piccolo, chiuso in una gabbia con tanto di lucchetto, non fa altro che ripetere coki-cola per tutta la durata del film..tentativo di pubblicità occulta??), il cane Dobo che prende i tranquillanti perché terrorizzato dai gatti.

David Niven e il cane Dobo

Naturalmente non manca lo spazio musicale totalmente gestito da Doris Day che qui vediamo e ascoltiamo esibirsi nella canzone che dà il titolo al film ovvero Please don’t eat the daisies e Anyway the wind blows. Inoltre, se si presta attenzione possiamo ascoltare l’attrice che, in una scena ambientata nel ristorantino italiano dove la coppia è abituata ad andare, sussurrare la melodia della famosissima Que sera sera: proprio la stessa canzone che Doris Day ha cantato, e ha portato al successo, nel meraviglioso film firmato dal Maestro del brivido Alfred Hitchcock  L’uomo che sapeva troppo.

Doris Day in una scena del film

Ci dispiace ammetterlo: ma bisogna ammettere che questo non è il miglior film di Doris Day ma gli amanti del genere e gli appassionati dell’attrice e chi, comunque, ama la buona commedia targata USA non può perdersi..se non altro per prendere atto, coscienza e visione di un’altra tentata (buona) prova di attrice della Day la cui mimica, le cui espressioni del volto e la sua simpatia.. riescono sempre a dare un tocco in più ad ogni fotogramma!

 

 

 

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