Arriva in sala il 31 Marzo il secondo lungometraggio del regista e produttore Bill Pohlad che tenta l’ardua impresa di affrontare in maniera definitiva la vita e il percorso artistico di un’artista, un uomo affascinante e tante volte discusso e raccontato come Brian Wilson. E per farlo accorre qui in aiuto non uno ma bensì due interpreti. Nelle sale italiane arriva, seppur in ritardo, Love & Mercy.
Love & Mercy
Melinda (Elizabeth Banks; Una notte in giallo, Hunger Games Saga) lavora in una concessionaria di auto. Un giorno incontra nello showroom un tipo strano che le viene presentato come Brian Wilson (John Cusack; Motel / Paul Dano; 12 anni schiavo). L’uomo è stato il frontman nonché l’autore delle canzoni di uno dei gruppi più famosi in assoluto: i Beach Boys. I due iniziano a frequentarsi e la donna scopre così le ragioni del profondo disagio psichico che Brian sta vivendo.
Trailer del film “Love & Mercy”:
Serie A e Serie B
Tanti, soprattutto negli ultimi decenni, sono stati i biopic dedicati a tanti artisti della musica del secolo scorso: da Ray Charles a Jim Morrison, fino a John Lennon e Kurt Cobain. Poi c’è uno di loro, spesso considerato come un’artista di serie ‘b’, parte di una band di cui tutti abbiamo sentito almeno un brano nella vita cui siamo affezionati o che risuona tra le camere del nostro cervello e del nostro cuore: Brian Wilson, oggi settantaquattrenne, fondatore e leader dei Beach Boys.
Il biopic è un genere sempre estremamente delicato e labile nel confine tra la fedeltà al racconto della vita del soggetto analizzato e la resa spettacolare/cinematografica che dia tono e ritmo, seppur nelle regole del genere, all’insieme.
Regia
Bill Pohlad, seppur viene da una lontana e sbiadita regia nel 1990, viceversa da interessanti pellicole prodotte dal The Tree of Life di Malick a Radio America, passando per Fur e Wild, con Love & Mercy riesce ad imprimere anche nella resa la volontà non solo di raccontare e trasferire la storia in un racconto finzionale ma persino di voler analizzare per meglio provare a far trasparire la controversa anima tormentata di un’artista e di un uomo, figlio di una gioventù difficile. In ciò, interessante è il parallelismo tra il giovane Brian (interpretato da un analitico ed impressionante Paul Dano) e l’adulto (interpretato da un John Cusack ritrovato).
Motivo da cui parte la reviviscenza è, come spesso accade, una donna: Elizabeth Banks rispecchia la semplicità e l’essenza che serve a trasferire nel pubblico il giusto pathos e la miscela d’ingredienti per ‘entrare’ nell’energia sottile che il film costantemente trasmette, tra musica dei Beach Boys ma non solo, in un film che risulterà inevitabile per ogni fan della band ma anche cinematograficamente accattivante per tutti coloro sono lontani dal gruppo, dal genere o dal periodo musicale.