E’ stato presentato la scorsa settimana a Bari il nuovo film di Giovanni Veronesi Una donna per amica. A chiacchierare con i giornalisti il regista Veronesi, i protagonisti Fabio De Luigi e Valeria Solarino ed il produttore Domenico Procacci.
‘Una donna per amica’: il Salento e l’uomo medio
C’era un’aria strana all’inizio della conferenza stampa del film Una donna per amica. Probabilmente i giornalisti si aspettavano una partenza comica con la verve solita di Fabio De Luigi mentre i protagonisti erano pronti a domande più serie. Il tutto però si è risolto già dalle prime domande, una sul Salento fatta al regista ed una sul ruolo dell’uomo medio al protagonista.
Domenico Procacci: Una cosa che ho avvertito alle proiezioni di Milano e Roma riguarda il personaggio della portinaia Vittoria Amore: quando lei parla la gente ride perchè non capisce quello che dice. Ed io pensavo ‘a Bari ci sarà il gelo perchè invece capiranno perfettamente’.
Giovanni Veronesi: Invece io scommetto che rideranno anche qui alla reazione di De Luigi su quello che dice.
Le donne del film
Il tema del film è: esiste l’amicizia tra uomo e donna? Però le donne del film sono donne che tendono ad avere un rapporto complicato con il mondo maschile. E’ stata voluta l’immagine della donna emancipata? La risposta di Giovanni Veronesi, autore anche della sceneggiatura del film:
La Puglia: cartolina o protagonista?
Sono tanti anni che la Puglia è protagonista di tanti film grazie all’Apulia Film Commission (che ha in parte finanziato il film) ed anche in questo caso troviamo splendide immagini di questa regione. Non si rischia però di farla diventare sempre una cartolina?
Giovanni Veronesi: Non c’è solo questo nel film. Forse voi vi aspettate questo ma in realtà sono le cose belle di una regione che vanno messe in mostra. A me quando si parla di cartolina mi sembra assurdo. Le cartoline vengono fatte nelle parti più belle del mondo. Chi va a fare le foto delle cartoline non è scemo, va a prendere le cose più belle di quel posto. Questa cosa viene sempre usata un po’ in tono dispregiativo invece avete dei posti talmente belli che se uno non li inquadra è pazzo. In un film quando decid dove ambientare una scena puoi farlo dovunque. Una scena sul mare per esempio dipende anche dal film che vuoi fare. Un conto è il film di Garrone che prende un certo tipo di mare un conto è il mio film nel quale scelgo un’altra immagine. Però la cosa incredibile è che in entrambi i casi i posti sono magnifici, sono belli per l’occhio.
Domenico Procacci: dipende molto anche dal film. Anche per Mine Vaganti si è detto tanto, in positivo per quello che ha portato alla città di Lecce, ma anche in quel caso si parlava di cartoline. Dipende anche dal film: anche E’ stato il figlio è stato girato qui però è un tipo di film diverso, entra nel sociale, è più facile giocare sul contrasto tra le bellezze di questa terra e tutto il marcio che c’è. Tra l’altro il film è stato girato qui fingendo che si fosse in Sicilia.
L’idea del film ed il cast
E’ vero che il progetto del film è nato parlando con Francesco Nuti? E come mai una protagonista francese in un cast femminile tutto italiano? Risponde Giovanni Veronesi:
L’uomo medio di Fabio De Luigi
Fabio De Luigi ha definito Veronesi un regista per amico. Cosa l’ha conquistato del copione? Nel video la risposta insieme alla mia domanda sul suo ruolo di uomo medio:
Il ritorno alla commedia
Giovanni Veronesi è stato molto apprezzato per il suo L’ultima ruota del carro che non ha però ottenuto il successo sperato e meritato. Come mai il ritorno alla commedia?
Valeria Solarino: il ruolo di Anna
Valeria Solarino interpreta Anna, la sorella della protagonista, personaggio ricco di sfaccettature:
Io ho un personaggio piccolo, Anna, che, come tutti gli altri personaggi che sono intorno ai protagonisti, serve a far scoppiare questa bolla che si sono costruiti che poi si chiama amicizia. Io in modo molto diretto cerco di fargli capire che l’amicizia, così come il personaggio di Geppi Cucciari lo dice parlando di se. Sono tutti personaggi che incrinano quest’idea che soprattutto il personaggio di Fabio si è fatto.
Quando Giovanni mi ha offerto questo personaggio mi sembrava davvero un grande regalo, Anna dice delle cose in modo schietto ma sono vere e mi piaceva il suo modo di essere, questo non aver niente da perdere. Tutta la costruzione fisica del personaggio è venuta dopo insieme al truccatore al parrucchiere. I tatuaggi sono finti ma li avrei fatti volentieri alla fine del film.
Come mai di nuovo con Veronesi, suo compagno nella vita? E stato di parte? La risposta nel video: