“Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore”: Bianca come il latte, rossa come il sangue

Tre adolescenti alle prese con l’amore, la vita e tutte le sorprese che questa non risparmia. Il prossimo 4 Aprile uscirà nelle sale italiane il film “Bianca come il latte, rossa come il sangue” diretto da Giacomo Campiotti e tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro D’Avenia.

Locandina del film

La trama

Leo (Filippo Scicchitano) è un ragazzo di sedici anni e per lui la vita ha solo due sfumature, tutto può e deve essere Bianco o Rosso: ovvero silenzio e musica, indifferenza e amore, noia e divertimento.. Non ci sono vie di mezzo: non esistono altri colori.

È un adolescente come tanti: ama la compagnia dei suoi amici, sempre distratto in classe (è il tipico alunno da “ultimo banco”!), ama scherzare e giocare a calcetto, è pieno di vita e di inventiva a farsi coprire e firmare le giustificazioni dalla sua migliore amica Silvia (Aurora Ruffino, detta “Silvia c’è”).

Filippo Scicchitano in una scena del film

Soprattutto è innamorato della bella Beatrice (Gaia Weiss), una ragazza più grande che, non a caso, ha dei bellissimi capelli rossi. Per Leo questa ragazza è il simbolo del Rosso: bellezza, amore, passione, amicizia, musica, grazia.. Per conquistarla Leo è pronto a tutto anche a chiedere aiuto alla sua amica Silvia. Con una banale scusa riuscirà ad avvicinare la ragazza ma ben presto tutti i suoi sogni, tutto il suo castello di felicità crolla in mille pezzi poiché Beatrice è gravemente malata.

Gaia Weiss e Filippo Scicchitano in una scena del film

Attraverso il dolore e la malattia della ragazza Leo ha modo di crescere, di capire cosa sia e cosa significhi veramente l’amore, per salvarla è pronto a qualsiasi cosa e farà veramente di tutto: le regalerà sorrisi, musica, parole, lunghe chiacchierate..e tantissimo altro ancora. Grazie anche al supporto della sua famiglia (Cecilia Dazzi e Flavio Insinna), del lungimirante professore di italiano (Luca Argentero) e della sua migliore amica.. che non si rivelerà essere solo un’amica..Leo diventerà un ragazzo nuovo molto più consapevole di se stesso e del vero e profondo significato della Vita.

Il trailer

Il film diretto da Campiotti pare essere del filone dei film per ragazzi quali “Tre metri sopra il cielo”, “Scusa ma ti chiamo amore”, “Scusa ma ti voglio sposare”… Ma è pur vero che della vita degli adolescenti non si racconta e non si mostra mai abbastanza. Probabilmente il pregio di questo film è quello di mostrare il rapporto dell’adolescenza con il dolore e la malattia. Questa di certo è una diversa e nuova chiave di lettura attraverso cui raccontare la più critica delle età.

Luca Argentero in una scena del film

È pur vero, però, che anche con tanta buona volontà non si abbandonano i cliché di questo genere di film: l’ambiente scolastico, il professore che tenta di imitare i metodi di insegnamento del Professor John Keating (Robbie Williams) ne “L’attimo fuggente” (strepitoso film del 1989 diretto da Peter Weir), le musiche del gruppo – idolo degli adolescenti di oggi, ovvero dei Modà.. Ci sono tutti gli ingredienti per la creazione di un film per adolescenti che però..anche se affronta un tema difficile come la morte e il dolore.. non manca di mostrare un happy end che, nella vita reale, non è sempre detto e permesso che ci sia.

Aurora Ruffino in una scena del film

Ad ogni modo va assolutamente riconosciuto il tentativo di Campiotti e gli si deve dare il merito di aver tentato di intraprendere una nuova strada, di aver fatto un nuovo tentativo ma..cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia.

Filippo Scicchitano e Aurora Ruffino in una scena del film

Allo stesso modo si deve riconoscere l’estrema simpatia di Filippo Scicchitano e Aurora Ruffino che nei loro rispettivi ruoli di migliori amici e nell’evoluzione dei loro personaggi sono abbastanza credibili. E ancora di più va riconosciuto merito e bravura a Cecilia Dazzi e Flavio Insinna, perfetti nei ruoli di genitori: divertenti, impazienti, arrabbiati, a volte troppo permissivi e catastrofici ma assolutamente simpatici e davvero bravi. In particolar modo Flavio Insinna che, con la sua recitazione, ricorda tantissimo la mimica e la recitazione stessa di un grande attore del nostro Cinema e del nostro Teatro: Alberto Lionello.

Alcune clip dal film

3 Comments

  1. garlik

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