Prossima Fermata Fruitvale Station: impotenza di fronte all’abuso di potere

Il film è un vero pugno allo stomaco, il silenzio e l’assenza di qualsivoglia parola è quello che rimane alla fine della proiezione in sala. Impotenza di fronte all’ennesimo abuso di potere.

Prossima Fermata Fruitvale Station

prossima fermata fruitvale station cover del film

Una figlia che non potrà più riabbracciare il proprio padre per la vacuità di un’azione affrettata non può conoscere giustizia. Un evento così feroce che fa male persino allo spettatore, in quanto è difficile non riuscire ad impersonarsi con questo ragazzo. Il suo dolore è il nostro dolore, il dolore di un popolo che sa di vivere in un sistema dove la giustizia può non essere uguale per tutti e dove la diversità miete ancora paura. Non si può rimanere impassibili innanzi a questo ennesimo scempio.

Ispirato ad un tragico avvenimento, un film che denuncia ciò che non dovrebbe mai accadere in un mondo civilizzato. Nel posto sbagliato e al momento sbagliato. Si potrebbe riassumere in questo breve periodo quello che accadde ad Oscar Grant, giovane ventiduenne afroamericano. Una storia vera quindi alla base di questo “Prossima fermata: Fruitvale station”, opera prima di Ryan Coogler.

L’accaduto risale al 31 Dicembre del 2008, ad Oakland, in California. Il protagonista, magistralmente impersonato da Michael B. Jordan, è un ragazzo con alcuni problemi legati alla micro criminalità, dal carattere forte e difficile da domare. Ma tutto questo con il solo scopo di potersi guadagnare da vivere, in un contesto economico che di certo non gli sorride.

Aveva anche trovato un impiego regolare ma non durò a lungo, per suoi demeriti. Ma in questo suo universo così oscuro, ad illuminarlo ci sono tante persone che gli stanno vicino. Dalla madre alla sua famiglia, una splendida bambina di quattro anni e la sua compagna. Tutti riempiono con il proprio amore la vita di Oscar che si impone per dare una sterzata a quel suo percorso così poco soddisfacente.

Ed è proprio alla vigilia di capodanno che una serie di fattori fanno scaturire nel nostro ragazzo dei positivi presentimenti. Gli amici, i familiari, le situazioni stanno infondendo in lui una forza stoica. Le ultime sue ore però, gli riserveranno il peggiore tra i destini. E i suoi presentimenti, rimarranno tali.

E’ difficile nascondere il finale, in quanto questo infausto episodio ha fatto il giro del mondo. La rete è poi piena di documenti. Il tutto infatti fu documentato dalle riprese con i telefoni della gente che affollava la stazione metropolitana (Fruitvale Station, come recita anche il titolo) dove Oscar perse la vita.

Vincitore del Gran premio della giuria come film drammatico e premio della giuria  e premio del pubblico al Sundance Festival del 2013.

Dalla voce dello stesso regista

Ryan Coogler il regista del film

Queste le parole di Coogler, giovane esordiente alla regia:

“Quando è successo il fatto ero proprio a Bay Area, durante la pausa natalizia della scuola di regia. Ho capito che avrei potuto essere io al suo posto, avevamo anche la stessa età.

Ed ho visto come la situazione è stata politicizzata ma io volevo realizzare qualcosa che potesse fare la differenza, e pensavo che se fossi riuscito a dar vita a quella storia attraverso l’arte, offrendo al pubblico la possibilità di trascorrere del tempo con Oscar, forse avrei ridotto il rischio che un episodio del genere accadesse di nuovo.

Io andai ad incontrare la famiglia e chiesi loro di concederci i diritti per raccontare la storia di loro figlio. Fu necessario un grande atto di fiducia da parte loro ed io dovetti rassicurarli che non avremmo in nessun modo fatto del sensazionalismo. Abbiamo girato il film in soli venti giorni.”

 Il trailer del film

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