Nessuno si salva da solo. Flash back di una storia d’amore

Tratto dall’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini, Nessuno si salva da solo il nuovo film di Sergio Castellitto mette in scena il declino di una storia d’amore di una coppia cresciuta tra il crollo del muro di Berlino e l’11 Settembre.

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Nessuno si salva da solo

Nessuno si salva da solo

di Teresa Schiera @Percorsi Up Arte

Delia (Jasmine Trinca) e Gaetano (Riccardo Scamarcio) si sono da poco separati e si ritrovano a cena in un ristorante per discutere riguardo le vacanze dei due figli. La cena occupa l’intero svolgimento del film e si rivela ben presto essere un pretesto per vagare nel passato attraverso una serie di flash back.

I due ripercorrono la loro storia d’amore dalle origini, rivivendo la loro passione, il matrimonio, la nascita dei figli, fino al tradimento, le incomprensioni e la totale separazione. Terminata la cena, i due vengono raggiunti da Vito e Lea una felice coppia di anziani innamorati a loro contrapposta. Vito (Roberto Vecchioni) percependo le problematiche della coppia, tenta di consigliare i due asserendo che, in fin dei conti, nessuno si salva da solo.

Storia di una generazione

Il film riguarda, più in generale, la Generazione Y cresciuta tra il crollo del muro di Berlino e l’11 settembre. L’autrice, Margaret Mazzantini che ha adattato il proprio romanzo insieme ad altri autori, ha fatto corrispondere la crisi di coppia al cambiamento professionale e morale di ciascun protagonista.

La frustrazione di Gaetano, legata alla dissoluzione del suo sogno di diventare scrittore, e l’aborto voluto da Delia, sono il segno di un cambiamento epocale in cui è vissuta una costante perdita di valori. Il viaggio nel passato che compiono è segno di una sorta di masochismo. La coppia tenta invano di risalire alla causa della loro separazione nella speranza di risanare il rapporto.

Seppur il tradimento di Gae è la goccia che fa traboccare il vaso, di per sé è un movente che non incide fortemente sulla rottura della relazione. Alla base vi sono sostanziali differenze esistenziali tra i due. L’anoressia di Delia e la frustrazione di Gae sono temi importanti dell’opera ma non sono affrontati con profondità restando galleggianti in superficie.

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Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca

 

Nonostante il tema profondo delle relazioni umane, Nessuno si salva da solo ha il sapore della tragicommedia: il personaggio maschile, anche grazie alla interpretazione estroversa ed eccentrica di Riccardo Scamarcio, da al film la dimensione della commedia, mentre l’elemento tragico è affidato alla figura spesso nevrotica di Delia. Buona la prova dei due attori protagonisti i quali riescono a rendere la storia d’amore credibile e realistica.

I due generi cinematografici sono cosi indistricabilmente legati ai personaggi e ai loro interpreti generando l’anima tragicomica del film diretti sapientemente da Sergio Castellitto il quale costruisce intorno alla loro storia una rete di riferimenti e citazioni di opere letterarie, filmiche e artistiche, che tuttavia, rimangono vaghe e slegate dal senso del film.

L’attenzione del regista sui dettagli, sugli stati d’animo e le vicende dei protagonisti non ha benefici diretti però sull’intera estetica dell’opera. L’unica scena degna di nota in Nessuno si salva da solo è accompagnata dalla canzone La sera dei miracoli di Lucio Dalla. In questo tributo finale al cantautore risulta particolarmente emozionante, e apre ad un finale sospeso che ricorda i film precedenti del regista, divenendo ormai una sorta di firma sulle opere a regia di Sergio Castellitto.

Clip e featurette dal film

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