Registi emergenti: Deadline di Massimo Coglitore

Oggi chiacchieriamo con Massimo Coglitore, regista di cortometraggi, spot, videoclip, di un film per la TV e presto del suo primo lungometraggio. Nell’articolo parliamo della sua carriera ed in particolare di Deadline, il suo cortometraggio di maggiore successo.

Massimo Coglitore, messinese classe 1970, inizia a girare video amatoriali fin da piccolo. Nel 1994 gira i primi corti professionali mentre è del 1998 Uomo di Carta il suo primo cortometraggio in 35mm. Dal 2001 al 2006 è presidente della società di produzione Entr’acte. Nel 2002 scrive, produce e dirige Deadline, secondo cortometraggio in 35mm, in concorso in 143 festival nazionali e internazionali e vincitore di 63 premi.

Ha anche curato laboratori di cinema, in diversi licei, con la realizzazione di corti come saggio finale e girato diversi spot commerciali, sociali, documentari e videoclip. Nel 2007 gira per Rai Fiction il film tv Noi Due con Giulia Steigerwalt e Federico Costantini. Nel 2008 scrive, insieme a Francesco Balletta, la sceneggiatura del tv movie Rai Il dono della vita.

A fine 2011 girerà il film The Elevator un thriller in lingua inglese che sarà prodotto da Riccardo Neri con il quale ha in sviluppo il film Countdown, un thriller da lui stesso scritto.

Deadline

Dopo un difficile intervento ad una bambina, un giovane chirurgo e sua moglie incinta partono per un viaggio. Durante il tragitto hanno un incidente e vengono soccorsi da un uomo che li porta in uno strano albergo disabitato.

Cosa accade tra la vita e la morte? Qual è il filo che lega le nostre vite a quelle degli altri? Sono queste le domande che ci poniamo mentre guardiamo Deadline. In poco meno di 15 minuti Massimo Coglitore sviluppa un thriller intenso e accattivante che parla di amore tra la vita e la morte.

Grazie ad una fotografia quasi liquida, sui toni freddi del bianco e del blu, e a movimenti fluidi di macchina, Coglitore mette in risalto le emozioni dei protagonisti privilegiando intensi primi piani a veloci panoramiche. Bravi tutti gli attori capaci di esprimere al meglio i sentimenti di tensione e di attesa che arrivano dritti allo spettatore.

Le domande al regista

Innanzitutto parliamo di Deadline. Vuoi raccontarmi com’è nata l’idea, com’è andata la lavorazione e cosa ti è rimasto di questa esperienza?

Il punto di partenza di “Deadline” è una riflessione profonda sulla vita e la morte, sulla sottile linea che le separa. Quel confine che nessuno conosce, quella sorta di “limbo”, che forse esiste, prima di lasciare la vita così come la conosciamo e che ognuno vivrà in modo assolutamente unico.

E’ un argomento a me molto caro che mi ispira forti suggestioni e stati d’animo, non a caso Countdown, un lungometraggio da me scritto, uno dei miei progetti futuri, si ispira proprio a queste tematiche. Mi piace raccontare storie estreme che in qualche modo siano al limite tra realtà e surreale, mondi paralleli che si incrociano.

Deadline mi ha lasciato e continua a lasciarmi tanto, sia come consensi che come prospettive di lavoro. Non è stato facile girare un corto indipendente, in 35mm, in Sicilia. Ho curato anche la produzione e ne sono uscito abbastanza provato ma molto felice.

Il regista Massimo Coglitore

Deadline è il tuo secondo corto, del 2002. Da allora ti sei dedicato ad altro, in particolare hai girato molti spot, sia commerciali che sociali. E’ un genere che apprezzi particolarmente?

Nel 1998 ho girato Uomo di carta il mio primo corto in 35mm. Deadline mi ha impegnato molto per la distribuzione, che ho seguito in prima persona. Il film è stato in concorso in 143 festival (tra Italia ed estero). In diversi festival internazionali ho rappresentato l’Italia, ed è stata una bella soddisfazione. Alla fine del suo percorso ha raccolto 64 premi, che è un bel bottino.

Gli spot mi sono capitati e li ho fatti, ma non sono primari nel mio percorso artistico e lavorativo anche se nutro grande attenzione per il sociale, non a caso sette di questi spot sono proprio su tematiche sociali.

Ora passiamo alla TV: nel 2007 hai girato NOI DUE, una fiction per Rai Due con Giulia Steigerwalt, Federico Costantini e Claudio Bigagli. Com’è stata questa esperienza?

E’ stato proprio grazie a Deadline che ho girato questo tv movie. Devo tutto all’allora direttore di Rai Fiction, Agostino Saccà, che vedendo il corto decise di incontrarmi e propormi questo film. Cosa rarissima in Italia, che qualcuno oggi investa su di te solo per meritocrazia.

E’ stato il mio primo lungometraggio, anche se per la televisione, e mi ha aiutato a crescere professionalmente e a misurarmi con tempi di lavorazione e responsabilità maggiori. Noi due è una love story e nonostante fosse stato trasmesso da Rai Due, a giugno, ha raccolto l’11,40% di share, che per la seconda rete è un ottimo risultato. Peccato non ci sia stato un seguito lavorativo in Rai.

Il regista Massimo Coglitore

Infine parliamo del tuo progetto attuale: è in preparazione THE ELEVATOR, il tuo primo lungometraggio. Vuoi raccontarcelo un pò? A che punto sei? Quando potremo vederlo?

Sempre grazie a Deadline ho conosciuto Riccardo Neri, un giovane produttore italiano molto preparato, con idee chiare e mentalità internazionale. Con lui abbiamo in cantiere anche Countdown il film scritto da me. E’ stato Riccardo a propormi The Elevator, scritto da Mauro Graiani e Riccardo Irrera. Ho trovato lo script avvincente e la sua struttura molto interessante ed ho accettato subito.

E’ il mio primo film per il cinema e al momento stiamo facendo il casting per poi girare a fine anno. E’ un thriller ambientato a New York e sarà girato in lingua inglese perché è pensato per il mercato internazionale. Il film è una coproduzione con l’estero. In Italia non è facile produrre un thriller, nessuno ti da i soldi per farlo, nessuno investe sul nuovo.

La cerchia dei produttori (tranne qualcuno) da anni punta solo su commedie e film giovanilistici, sfruttando anche personaggi televisivi del momento. Tutto ciò è tragico, se pensiamo che siamo stati maestri del cinema in passato e adesso, tranne rarissimi casi, all’estero non conoscono minimamente i film italiani campioni al box office.

E a proposito di The elevator ecco il teaser trailer del film

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *