L'albero

L’Albero, esordio alla regia di Sara Petraglia

L’Albero, esordio alla regia di Sara Petraglia, è un film che racconta con crudezza e delicatezza la generazione Z alle prese con le proprie inquietudini.

di Silvia Frezza

In uscita il 20 marzo, la pellicola segue le vite di Bianca (Tecla Insolia) e Angelica (Carlotta Gamba), due giovani romane che hanno scelto di non seguire il percorso prestabilito dai loro genitori. Mentre il mondo si aspetta che frequentino l’università e costruiscano un futuro solido, loro si perdono tra le notti nei locali, amicizie effimere e la dipendenza dalla cocaina.

L'albero

L’Albero: simbolo di radici e di smarrimento

Bianca, voce narrante della storia, annota su un quaderno la loro esistenza sospesa, cercando di dare un senso alla tristezza che permea ogni momento. Ma non è solo la sua storia: il film racconta di un’intera generazione che si muove tra il desiderio di sentirsi vivi e il terrore di perdersi del tutto. L’insoddisfazione, la solitudine e la paura di non trovare il proprio posto nel mondo sono temi universali, che rendono facile l’immedesimazione.

Al centro del racconto c’è un albero, una presenza silenziosa ma fondamentale, che osserva le due protagoniste come un testimone muto delle loro scelte e dei loro fallimenti. L’albero diventa quasi un simbolo della loro condizione: radicato in un mondo che sembra non capirle, ma sempre lì, a ricordare che esiste la possibilità di restare saldi o di lasciarsi andare. È un elemento che accompagna la storia con una forza simbolica notevole, rendendolo quasi un protagonista invisibile.

Il trailer del film

Un film che parla a tutti

Il film riesce a toccare corde profonde perché, in fondo, tutti possono rispecchiarsi in Bianca e Angelica. Chi non ha mai vissuto un momento di smarrimento? Chi non ha mai cercato di capire se stesso attraverso il caos? L’Albero non giudica, non offre risposte facili, ma ci mostra una realtà che è impossibile ignorare.

L’albero: una regia intensa e una roma viva e malinconica

Con una fotografia che restituisce una Roma fredda e vibrante allo stesso tempo e una colonna sonora che accompagna perfettamente l’altalena emotiva delle protagoniste, L’Albero è un’opera potente, capace di lasciare il segno. Sara Petraglia dimostra un grande talento nel raccontare il disincanto giovanile senza filtri, e il suo film è destinato a far discutere e, soprattutto, a far riflettere.

Intervista alla regista e alle protagoniste

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