Damiano: uno sguardo bambino contro la Mafia

Questa settimana per la rubrica Registi emergenti ci occupiamo di Giovanni Virgilio e del suo ultimo corto Damiano presentato a Catania, città d’origine del regista, il 13 aprile.


La mafia vista dai bambini

Giovanni Virgilio nel suo corto ambientato a Catania nei primi anni Novanta, affronta la tematica della mafia da un punto di vista particolare: quello dei bambini. Il suo piccolo protagonista ha nove anni e a scuola, grazie al suo maestro speciale (Ignazio Barcellona), un giornalista antimafia ed ex professore di liceo allontanato a causa delle sue idee politiche, ha imparato ad amare e a capire l’importanza dei giudici e delle loro scorte. Innamorato della figura di Giovanni Falcone non esita a dichiarare di volersi chiamare Giovanni come il suo eroe.
Intanto in famiglia vive una situazione precaria: il giovane padre (Alessio Vassallo) non ha un lavoro fisso e si dedica a lavoretti non sempre puliti, la madre (Rosaria Russo) è costretta a far quadrare il bilancio facendo i salti mortali e intanto la Storia e la Cronaca si incontrano con il piccolo Damiano costringendolo a vivere un grande dolore con la brutale uccisione del suo insegnante e mentore e con il tragico attentato a Falcone e alla sua scorta

Le domande al regista

Giovanni Virgilio ( classe 1983), nato a Catania si diploma come attore nel 2000 a Roma presso la scuola “Ribalte” di Enzo Garinei. Presidente e fondatore della “ MOVIESIDE Srl” società di produzione cinematografica, service, location e servizi per il cinema dal 2007, nel 2008 è produttore esecutivo del film ”UNA NOTTE BLU COBALTO” di Daniele Gangemi con la colonna sonora dei Negramaro. Nel 2010 lavora come docente di formazione di “Storia del Cinema “ presso l’Ente di Formazione Europea e Regionale “Cosmopolis” di Catania. Nel 2011 è regista e produttore del cortometraggio “MY NAME IS SID” in Concorso alla 68° Mostra Internazionale Del Cinema Di Venezia, (Controcampo Italiano).

il regista Giovanni Virgilio

Ciao Giovanni e benvenuto su “Cinemio”! Nel tuo curriculum leggo che sei diplomato come attore. Non hai mai pensato di sfruttare questa tua specializzazione?

A dire la verità ho pensato di sfruttarlo!! Ho fatto piccole cose a Roma nei pub romani come cabarettista, ho ancora ottimi ricordi di quel periodo: indossavo una salopette e andavo nei locali di san Lorenzo a Roma! Poi fu un incontro fortuito che mi portò su un set a Bologna come Runner e da lì mi sono innamorato del cinema! Devo dire che la scuola di teatro e il mio maestro mi hanno lasciato degli ottimi insegnamenti che ancora adesso sfrutto nella regia (essendo appassionato di vecchio cinema neorealista)

Potresti parlarci della tua esperienza di docente di storia del cinema?

Docente sì! Ma ci tengo a dire che insegno per corsi di formazione finanziati dalla regione Sicilia e dalla comunità europea. La Sicilia è un territorio difficile dove emergere nell’arte è veramente difficile, ci vuole coerenza e spirito di sopportazione. Ancora oggi l’artista è visto come uno che non fa nulla dalla mattina alla sera. Quindi quando vado a insegnare a questi giovani come me sono felici e spesso e volentieri oltre che parlare di cinema si finisce a parlare di come i genitori non li spingono verso l’arte. Devo dire anche che nel 90% dei casi me li porto sul set e come nel caso del mio assistente Giovanni di Natale rimangono sempre con me sia in produzione che in regia.

Qual è stata la genesi del tuo ultimo corto?

E’ stato un incontro con un amico che purtroppo non c’è più! ( Giovanni si riferisce all’attore e nostro caro amico Damiano Russo n.d.r.) Ci siamo ritrovati nei valori che esprimo nel mio corto e da li dovevamo partire per questa avventura intitolata “Damiano”. Sono rimasto solo in questa corsa ma alla fine so di non esserlo e in una fantomatica gara so di avere una marcia in più, non per la qualità del mio lavoro ma per il mio morale.

Com’è avvenuta la scelta degli attori?

Cerco sempre di lavorare con attori giovani e molto tranquilli. Un set indipendente non può permettersi star con vizi e richieste da set milionari. Con Alessio Vassallo e Gianluca Marginetti avevamo già girato “My name is Sid” presentato lo scorso anno in concorso a Venezia68, Rosaria Russo è una brava attrice e una buona amica, Ignazio Barcellona (il maestro) e Uriele Giambra (Damiano) sono entrati adesso nella nostra piccola azienda. C’è anche da dire una cosa che oltre a essere amici e a essere bravi hanno le facce giuste!

Ignazio Barcellona in una scena di "Damiano"

Preferisci mantenere la linea di una cinematografia d’impegno?

Si!assolutamente si. Penso che i giovani registi siciliani devono raccontare la Sicilia in modo diverso in un modo totalmente diverso da quello precedente. Vorrei continuare a raccontare la mia terra sforzandomi di raccontare i fatti accaduti in maniera delicata e innovativa offrendo a tutti una visione della nostra storia più verista è meno finta di quella che ci è sta propinata per diversi anni. Una commedia su commissione non la disprezzerei ma una commedia di quelle con la C maiuscola….purtroppo film come “Amici miei” non ne faranno più e personaggi come Germi neanche

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ho scritto il lungometraggio e come tutti sono alla ricerca di fondi, cosa molto difficile. Ovviamente continuerò con la promozione nelle scuole col il cortometraggio”Damiano” per non dimenticare i nostri eroi scomparsi.

Ci auguriamo che Giovanni riesca in tutti i suoi progetti! In bocca al lupo per tutto e a presto! Invitiamo inoltre i lettori del nostro blog a vedere il suo corto Damiano.

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