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“Com’è bello far l’amore”: Un film divertente e anche educativo

Ancora una volta, Brizzi riesce a far sorridere regalando 97 minuti piacevoli.

“Com’è bello far l’amore” prova a lasciare da parte gli eccessivi perbenismi, si propone come qualcosa di più “trasgressivo” e insolito per la commedia italiana accostandosi maggiormente al filone americano.

“Com’è bello far l’amore”…chi non conosce questo ritornello

Non è la prima volta che Fausto Brizzi utilizza una canzone per dare il titolo ad uno dei propri film: lo aveva già fatto in occasione del suo straordinario esordio alla regia con “Notte prima degli esami”, nel 2006, premiato a circa cinquanta festival italiani e internazionali.

Il regista romano ha raggiunto sempre importanti risultati al botteghino:

hanno confermato la sua bravura nel realizzare commedie, ottenendo un grande successo di pubblico.

Il film che ci propone questa volta è incentrato su un tema-tabù, trattato in maniera sì esplicita, ma pulita: il sesso.

Infinite sono le possibilità comiche che si aprono di fronte a questo argomento, la scommessa (a mio avviso vinta) era quella di riuscire ad affrontare una tematica del genere in maniera aperta ma senza, per questo, cadere nella volgarità, rischiando di proporre qualcosa di inadatto ad un pubblico di famiglie.

La recensione del film

di Beatrice Campagna

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“Com’è bello far l’amore” è una commedia particolare, ricca di spunti originali nella grafica e nei contenuti, che racconta le vicende di una coppia di quarantenni, Andrea (Fabio De Luigi) e Giulia (Claudia Gerini), che, nonostante conducano una vita tranquilla e abbiano un figlio adorabile, stanno vivendo una profonda crisi matrimoniale in quanto non fanno più l’amore.

Un potenziale aiuto gli arriva dagli Stati Uniti: Max (Filippo Timi) è un pornodivo di Hollywood, vecchio amico di Giulia, che viene in Italia per circa un mese e sono proprio i due protagonisti ad ospitarlo.

Max capisce immediatamente che dal punto di vista sessuale la vita della coppia è tutt’altro che esaltante, e si offre di aiutarli a venir fuori dalla crisi, dando loro consigli in quanto esperto del settore.

In breve quindi Max diventa il “sessuologo” di Max e Giulia che cercano goffamente e faticosamente di dare una nuova spinta al loro vita di coppia sotto le lenzuola.

Tante e divertenti saranno le gag generate da questi loro tentativi, il sesso sarà costantemente al centro della storia e verrà trattato sotto tanti profili diversi; tutto questo, senza mai perdere di vista ciò che è alla base di ogni relazione di coppia: l’amore.

Infatti, è solo per salvaguardare i loro sentimenti, per non dover arrivare alla rottura del loro legame, che i due protagonisti accettano di farsi aiutare da Max, anche a costo di andare in contro a fallimenti e umiliazioni.

[Video]: Un estratto della conferenza stampa del film

Video girato da: Beatrice Campagna

Questa commedia si configura come un film piacevole e scorrevole, fatto di un’ironia pungente ed efficace nel quale troviamo, per usare le parole dello stesso Brizzi:

tutto quello di cui ci piacerebbe parlare liberamente nei salotti o nelle cucine di casa nostra, senza osare farlo quasi mai.

L’approccio è simile a quello che si ha quando in un gruppo di amici si inizia a parlare di sesso e, dopo qualche minuto, la risata è assicurata.

Inoltre, si augura che:

dopo la visione di questo film le coppie abbiano voglia di tornare subito a casa a fare l’amore.

C’è anche da dire che questo film, oltre a divertire, può anche in un certo senso rivelarsi educativo, in quanto si parla dell’utilizzo di preservativi e di sesso sicuro.

Per quanto riguarda il cast, non potrebbe essere più azzeccato: i personaggi principali sembrano letteralmente cuciti addosso a Fabio De Luigi e Claudia Gerini, che insieme creano una comicità genuina e coinvolgente.

Entrambi avevano già lavorato con Fausto Brizzi, il quale non ha avuto dubbi in merito alla scelta dei due attori come protagonisti.

Sicuramente efficaci anche i personaggi di contorno: Filippo Timi risulta molto credibile nel suo ruolo, brava anche Giorgia Wurth, nei panni di una pornostar che lavora con lui; una nota particolare per Virginia Raffaele, nel ruolo della donna di servizio colombiana della coppia: esilaranti tutte le scene in cui è coinvolta.

Il figlio di Giulia e Andrea è l’esordiente Alessandro Sperduti, le cui vicende di giovane ragazzo alle prese con i primi amori, fanno da contorno alla storia , creando ulteriori situazioni comiche.

Da rilevare la scelta singolare dell’ultilizzo del 3D per un film che non è “Avatar” e non racconta una storia fatta di fantascienza, azione, effetti speciali.

Perché quindi realizzare una commedia in 3D?

In conferenza stampa, la risposta di Fausto Brizzi in merito a questa domanda è stata la seguente:

Mi auguro che al più presto tutto il cinema diventi in 3D, poiché questa tecnica riproduce la realtà molto più fedelmente e coinvolge lo spettatore in maniera più completa ed efficace.

Il 3D è la nostra visione nella vita, mentre fino ad ora ci siamo adattati alla visione classica di sempre.

In una commedia questa tecnica, a mio avviso, ha il potere di amplificare le risate in quanto ti dà la sensazione di trovarti nel salotto di quella casa e di vivere in prima persona quella realtà.

Tra una risata e l’altra, c’è comunque spazio per un messaggio finale estremamente chiaro: in una relazione duratura non bisogna mai dare l’altro per scontato e considerarlo, con il tempo, come qualcosa che ci appartiene.

Per tenere vivo un rapporto c’è bisogno di un impegno reciproco nel conquistarsi quotidianamente. C’è bisogno di fantasia. C’è bisogno di fare l’amore.

una foto della conferenza stampa

One Response

  1. Adelina

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