100 anni della Universal: una chiacchierata con Richard Borg – Seconda parte

Continuiamo la chiacchierata con Richard Borg, Direttore Generale ed Amministratore Delegato di Universal e Paramount, in occasione dei 100 anni della Universal. Dopo aver parlato della sua carriera e delle modalità con le quali i film Universal vengono distribuiti in Italia, oggi cerchiamo di approfondire alcuni aspetti del cinema e del pubblico italiano.

Universal in Italia

Universal ha una divisione per ogni nazione nella quale i suoi film vengono distribuiti. Queste divisioni, come quella italiana hanno autorità sui film? Per esempio possono imporre tagli ad alcune parti? Ecco come ha risposto Borg a questa domanda:

Nonostante sia una casa di distribuzione americana Universal Italia distribuisce anche film italiani e a volte si è inserita nella produzione stessa dei film. Come nascono questo tipo di collaborazioni? La risposta nel video che segue:

Il cinema americano complessivamente ha una quota abbastanza stabile in Italia e nel mondo. Molti film americani però, in Italia incassano meno: c’è un motivo particolare?

La differenza con il cinema americano: le domande del pubblico

Perchè in America gli attori ed i registi finanziano amici e colleghi e in Italia non accade?

E’ probabile che qui ci sia un eccesso di individualismo, ma è anche vero che c’è una copertura economica differente. I film americani sono distribuiti nel mondo, i film italiani raramente escono dai nostri confini. Inoltre un attore italiano non guadagna abbastanza per potersi permettere un investimento del genere.

I costi dei film in Italia oscillano tra i 50, 60000 euro dei cortometraggi a film di grandissimo respiro produttivo che arrivano a 10 milioni di euro ed un film in media si aggira tra i 3 ed i 6 milioni di euro. E’ naturale che questo tipo di costi non possono accollarseli attori italiani.

Richard Borg

Dipende dai film anche se qui entriamo nel campo del marketing, ci sono autori che tirano in alcuni paesi e non in altri. Lo stesso vale per gli attori non è un parametro fisso. In ogni caso, quando si vuole produrre un film si fanno anche questo tipo di studi per capire se vale la pena investire.

La pirateria: le soluzioni per combatterla

Richard Borg:

La pirateria è il nostro male, con la pirateria perdiamo finanziamenti, se non riusciamo a guadagnare con i film non possiamo produrli e andando avanti così nel futuro i pirati potranno scaricare solo spot pubblicitari. La lotta alla pirateria in Europa è legata alla legislazione nazionale. Se la legislazione di un paese genera delle leggi che reprimono la pirateria, come accade in Francia, in Spagna o in Svezia, allora le cose vanno bene.

In Italia non se ne parla proprio, la tendenza è diffusa, un pò problemi economici, un pò per un modo di fare tutto italiano. Ovviamente questi film devono essere stati immessi in rete in qualche modo e noi stiamo lottando proprio in questo senso e, governo dopo governo, stiamo insistendo per una legislazione corretta.

C’è però una rivoluzione in atto che riguarda la distribuzione su più supporti. Facciamo l’esempio della musica: fino a 5 anni fa era piratata in maniera pesante. Da quando sono comparsi siti legali che ti permettono di scaricare la musica a prezzi nettamente inferiori a quelli di un cd le cose stanno andando molto meglio.

Il nostro obiettivo è quindi quello di offrire sulla rete anche il cinema in modo legale. Stiamo cercando di capire come coordinarci per offrire al pubblico film a prezzi inferiori rispetto ad un DVD. L’evoluzione tecnologica sta facendo dei passi da gigante, il DVD è ormai morto, il download su internet non va come si vorrebbe, in Italia più che mai perchè c’è un problema di banda larga.

Richard Borg con Felice Laudadio

A livello mondiale tutte le aziende che sono legate all’entertainment si stanno allora mettendo d’accordo per gestire il tutto in un modo unico e centralizzato. C’è un accordo che stanno facendo tutte le società di produzione, distribuzione, multimediale, di gestione delle telecom per far si che ci sia un unico sito nel mondo nel quale accedere e scaricare qualsiasi cosa (musica cinema ecc.). E’ già attivo in fase sperimentale in USA e Canada (stanno aspettando le ultime società importanti) e si chiama Ultraviolet.

In questo modo, pagando con carta di credito, si avrebbe l’accesso ad un prodotto e lo si potrebbe scaricare vedendolo con 10 euro 10 volte con 10 dispositivi differenti. Questa dovrebbe essere la soluzione finale.

E siamo giunti al termine della seconda parte della lezione di cinema di Richard Borg. Continua a leggere la terza parte.

 

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