E’ con molto piacere che pubblichiamo i momenti della masterclass tenuta dal regista Premio Oscar Bernardo Bertolucci, al BIF&ST 2018 per presentare la versione restaurata del suo capolavoro Ultimo tango a Parigi, tornato al cinema solo per pochi giorni. In questa prima parte la conferenza stampa che il regista ha tenuto per i soli giornalisti.
La versione restaurata di Ultimo tango a Parigi
Bernardo Bertolucci: Rivedere il film mi ha fatto una certa impressione. Ha quel velo che non vorrei definire vecchiotto ma piuttosto vintage. In generale vedendo il film mi sono detto ‘accidenti come si faceva presto a fare un film!’.
L’abbiamo scritto, preparato, montato, fatto uscire tutto tra l’inizio e l’agosto del ’72. Poi siamo andati al New York Film Festival e da lì si sono scatenate una serie di cose che era impossibile frenare.
Rivedendolo oggi l’emozione è stata naturalmente, inutile dirlo, molto molto forte, mi sono sentito anche grato al Centro Sperimentale che ha avuto l’idea di restaurare. C’è una battuta alla quale non resisto, devo sempre dirla: verrà il giorno in cui Centro Sperimentale o cineteche, oltre che restaurare film restaureranno registi e quel giorno saremo molto felici (ride).
In un’intervista degli anni ’70 Bertolucci diceva che il cinema gli serviva per rimettere ordine nel caos, per non impazzire. E’ successo anche per Ultimo tango a Parigi?
Bernardo Bertolucci: In qualche modo si perché c’è una specie di creatività informe che chiamo caos e solo quando realizzi qualcosa, che sia un film un libro o un quadro che il caos prende forma (anche La forma dell’acqua come abbiamo visto ultimamente…). E’ un po’ sempre lo stesso processo, di ricominciare sempre dal caos.
Chi fa un film pensa sempre di fare un classico che resta nel tempo mantenendo un valore. Se potesse rimettere mano oggi al film cosa cambierebbe?
Bernardo Bertolucci: Classico non lo so. Sicuramente avrei la tentazione di rimettere sempre le mani a quello che ho fatto perché è un modo per far rivivere il film. Quindi questa sensazione la sento. Per esempio accorcerei forse le parti dei due fidanzatini giovani che mi sembra in alcuni momenti raccontato un po’ inutilmente.
Forse lo facevo nell’economia generale, forse per far sentire la nostalgia di Brando.
Nel mondo del cinema ha senso ieri come oggi fare una distinzione tra autore e abile mestierante?
Bernardo Bertolucci: Questa distinzione mi sembra un pochino illusoria, nel senso che è difficile dire tu sei un autore, tu sei un mestierante. Molto spesso dietro un mestierante si nasconde un autore e dietro gli autori c’è un mestierante nascosto pronto a balzare sul pubblico. Non so chi da queste definizioni ma sono un pochino di comodo. Io non ci credo tanto all’autore con la A maiuscola.
Sino ad un certo momento della storia del cinema forse si è sentito il bisogno di creare questo personaggio per mettere il cinema nato in Francia con la nouvelle vague contro quello che chiamavano Le cinema de papà. Era una contestazione
Come nasce questo rapporto così viscerale con un film? E come se ne definisce il ritmo?
Bernardo Bertolucci: Il ritmo di un film è quello del montaggio. Ogni film trova il suo ritmo al montaggio, che certo viene dato durante le riprese ma solo alla fine si trova il risultato ottimale. E’ qualcosa che trovo giorno per giorno lavorando, perché è un lavoro con la realtà e non solo mettere in scena una storia che esiste su una sceneggiatura.
Il cinema è più reinventare una storia che era scritta e farla diventare un’altra cosa, con i corpi, il sangue, gli occhi, il movimento, il ritmo dei toni…
Ultimo tango a Parigi: la scelta di Marlon Brando
Com’è stato l’approccio con Marlon Brando? Quando ha deciso di interpellarlo? In questo video il regista racconta di come avesse pensato prima a Jean Paul Belmondo e ad Alain Delon e solo alla fine qualcuno gli ha proposto Marlon Brando con il quale le riprese sono andate benissimo
Bernardo Bertolucci su Facebook
Guarda sulla pagina Facebook di Cinemio la carrellata di video del giorno 8 del BIF&ST 2018 di cui è stato protagonista il regista.
Termina qui la prima parte della masterclass dedicata a Bernardo Bertolucci. Continua a leggere la seconda parte.
BIF&ST 2018 – le foto dei protagonisti
In questa galleria una carrellata di foto dei protagonisti del festival
no images were found