E siamo giunti alla quarta ed ultima parte della lezione di cinema di Sergio Rubini. In questo articolo le risposte dell’attore e regista alle numerose domande del pubblico.
Ancora Fellini
Se Fellini ci fosse ancora le cose non sarebbero andate in questo modo, forse anche politicamente. Così ha affermato Sergio Rubini parlando del grande regista. Ma cosa intendeva per l’esattezza? La risposta nel video:
La Puglia
Ne L’uomo nero e ne L’anima gemella, la Puglia diventa un ‘non luogo’ nel senso che a volte capita che nel Salento si parli barese o che nell’andare da un paese all’altro con il treno si passi da vari luoghi pugliesi in realtà distanti tra loro. Cosa c’è dietro questo uso dei luoghi?
L’arte ed il nuovo progetto de ‘La delegazione’
Sia in Colpo d’occhio che ne L’uomo nero Rubini dà molta importanza all’arte. Doveva partire un terzo progetto ‘La delegazione’:
Si in effetti c’è questa idea di un film su di un piccolo gruppo di persone, una delegazione appunto, di un paesino pugliese che vuole andare a riprendersi un’opera dal Louvre. L’ho scritto con Oscar Iarussi, Carla Cavalluzzi e Domenico Starnone e dovrebbe essere prodotto da Domenico Procacci. Penso che prima o poi lo faremo ma essendoci una trasferta è un film che costa e in un periodo di grande sofferenza per il nostro paese è più difficile.
La storia è più o meno questa: nel blasone di questo comune c’è un cavallo, una bambina fa una ricerca e scopre che il cavallo in realtà era di epoca romana e stava in una nicchia della piazzetta del paese. Poi i francesi alla fine del ‘700 tornando a casa e facendo razzia l’avevano preso e portato in Francia dove era finito al Louvre. Così essendo quello un piccolo paese dove non c’è lavoro ed i giovani se ne vanno, decidono di creare questa delegazione con l’intento di arrivare al Louvre, riprendersi il cavallo ed investire sul turismo. Peccato che, quando arrivano lì scoprono che il cavallo non è in realtà un grande monumento ma uno piccolo quanto una mano…
I giovani
Rubini ha incontrato Fellini a 22 anni: quale consiglio darebbe ad un ventiduenne di oggi?
La rinascita dell’arte in Puglia
Sergio Rubini durante questa lezione ha insistito molto sull’identità pugliese e sull’importanza di non svilirla. Molti sono infatti gli artisti pugliesi di successo e anche il cinema si è accorto di quanto interessanti siano le location pugliesi:
Noi stiamo scrivendo una storia ma non ce la stiamo inventando, piuttosto la stiamo ‘trascrivendo’, registrando. Quando prima dicevo che la Puglia non ha una storia artistica, intendevo una storia scritta, perchè ce n’è una di tradizione orale, meno fattuale. Pur essendo a 200 km da Napoli non abbiamo una storia simile alla loro, ricca di opere scritte in napoletano. Dobbiamo crearcela. Ogni tanto però rischiamo di scegliere la strada più semplice, quella dell’applauso facile, della risata buffa e questo di nuovo ci fa diventare meno uomini e più maschere.
Dobbiamo invece dare dignità ai nostri ruoli, ai nostri uomini e in questo modo daremo dignità ai nostri suoni. Altrimenti questi suoni coincideranno sempre con: ‘Di dove sei?’ ‘Di Bari’ ‘Ah di Beeeeeeeeri’, ‘No, io sono di BARI, ho anch’io una storia di cui sono protagonista’. Non dobbiamo più essere disposti ad essere comprimari, non mi piacciono i film dove il Sud viene dipinto come un luogo di gente ignorante ma simpatica, mi fa orrore, non è così, in questo modo non andremo da nessuna parte. Non mi piace il Sud dipinto dalle persone del nord. Il Sud è più problematico, non è da pacca sulla spalla e non è solo Gomorra. E’ un luogo delle sfumature e delle ambiguità, è questa la nostra storia e la dobbiamo difendere in tutte le sue espressioni. Non siamo tutti camorristi se dobbiamo far paura, e tutti ignorani se vogliamo essere simpatici. NO noi siamo più sfumati!
La lezione di cinema di Sergio Rubini. Modera Enrico Magrelli
E con questa affermazione di identità si conclude l’interessante lezione di Sergio Rubini. Appuntamento alla prossima settimana per un nuovo personaggio ospite del BIF&ST 2013.
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