Roberto Andò al BIF&ST 2023: i retroscena de La stranezza

Anche il regista Roberto Andò è stato ospite del BIF&ST 2023 in quanto premiato con il Premio Mario Monicelli per il miglior regista per il suo film La stranezza, dedicato a Luigi Pirandello, con Toni Servillo nei panni dello scrittore e la coppia comica Ficarra e Picone.

Roberto Andò: la genesi del film La stranezza

La stranezza ha avuto, alla sua uscita, molto riscontro di pubblico. Roberto Andò è anche regista teatrale, ha girato una serie TV, è un regista a tutto campo. Nel video parla della genesi del film, di come abbia deciso di raccontare Luigi Pirandello ed il rapporto con la Sicilia. Infine svela qualche ipotesi sul finale:

Nel film racconto l’incontro tra queste tre persone. Dentro questa vicenda si possono trovare tanti spunti come per esempio quello scatto fantastico che ti fa arrivare ad una rivelazione, ad uno sguardo diverso. Qual è il rapporto tra il creatore e la materia che incontra ogni giorno? Zavattini diceva che gli scrittori di cinema dovessero prendere l’autobus. Io ho cercato di raccontare lo scrittore al lavoro, in questa cosa c’è tutto e non c’è niente. C’è quella famosa battuta di Stevenson che dice: ‘Come faccio a spiegare a mia moglie che io quando guardo dalla finestra lavoro?’

Nel film c’è anche una Sicilia in cui si possono riconoscere dei caratteri particolari, come una burocrazia poco pulita. Ma è soprattutto il senso della morte che lo collega alla poetica di Pirandello: è come se avessi fatto un grande omaggio a tutto quello che ha scritto e lo avessi, mescolando le carte, semplicemente restituito nella vicenda dell’incontro nel 1920 di Pirandello con due becchini
Roberto Andò

La stranezza: il tema della creatività ed i protagonisti Ficarra e Picone

Al centro del film c’è anche l’elemento della creatività che è la cosa forse più sfuggente in assoluto. Roberto Andò racconta come ha voluto raccontare Luigi Pirandello ed il rapporto con la sua creatività nel suo contesto di origine ed il suo continuo stato di incertezza esistenziale. Inoltre parla dell’incontro tra la comicità prorompente di Ficarra e Picone e la riservatezza di Toni Servillo raccontando anche dell’entusiasmo con cui Ficarra e Picone hanno accettato i loro ruoli:

Roberto Andò: l’estetica di Pirandello

Una cosa frequente è che i grandi artisti non sono allineati con il presunto senso comune o l’estetica comune o il sentire di quel momento. Questa sembra quasi una loro condizione irrinunciabile. Sei personaggi in cerca d’autore è stato difficile da far comprendere nell’Italia del 1920 ma dopo lo scetticismo iniziale c’è stata la consapevolezza della rivoluzione e della grandezza di quest’opera che poco dopo è approdata con successo sui palchi di tutto in mondo:

La serialità con Letizia Battaglia

E’ stata una prova molto dura. Il film ha avuto un riscontro immediato che mi ha sorpreso: osservare una platea che ti scrive in diretta e ti comunica il tuo assenso è straordinario. Però prima è stato uno shock non solo per ragioni produttive perché era un film che avrebbe preteso un grande sforzo e poi per il coinvolgimento emotivo in cui mi ero ficcato io stesso con una materia viva: raccontavo una mia amica, Letizia Battaglia, ancora in vita e che mi aveva comunicato che si era ammalata di cancro. Io le avevo anche chiesto di far parte del cast, oltre ad Isabella Ragonese volevo che ci fosse una parte in cui compariva lei da anziana. Mi ha dato molto questo film ma è stato anche un rischio.
Roberto Andò

Il film profetico Viva la libertà ed i suoi attori feticcio: Toni Servillo e Silvio Orlando

Roberto Andò racconta la sua esperienza con il film Viva la libertà che, quasi inconsapevolmente, aveva prefigurato situazioni politiche e sociali che si sono verificate successivamente. Infine racconta degli attori con cui ha avuto un rapporto più duraturo: Toni Servillo, con cui ha girato tre film, e Silvio Orlando, che ha diretto sia al cinema che a teatro