Bernardo Bertolucci racconta il '68 e Ultimo tango a Parigi al BIF&ST 2018

Dopo qualche giorno di pausa in cui abbiamo presentato altri film e protagonisti del BIF&ST 2018, proseguiamo con la masterclass dedicata al regista Bernardo Bertolucci. Dopo la conferenza stampa con i giornalisti seguita alla visione del film Ultimo tango a Parigi, il regista si è spostato al Teatro Petruzzelli dove il pubblico del festival lo aspettava dopo aver visto uno dei suoi primi film: Strategia del ragno.

Bernardo Bertolucci riceve il premio al BIF&ST da Giuseppe Tornatore

I 50 anni dal ’68: i ricordi di Bernardo Bertolucci

Quest’anno, il 2018, ricorrono i 50 anni del ’68. Che ricordi ha Bertolucci di quel periodo? E della polemica che c’è stata intorno al film? In questo video il regista racconta di come quel periodo lo ha cambiato come autore per portarlo verso un cinema più aperto, più attento al pubblico

Il caso giudiziario di Ultimo Tango a Parigi

Per riuscire ad ottenere questo risultato in pieno sono nati Strategia del ragno, Il conformista e poi Ultimo tango a Parigi. A tal proposito parla della vita del film e la trafila di processi in Italia. Bertolucci è stato infatti condannato ai domiciliari avendo la fedina penale pulita e ciò che lo ha fatto soffrire di più è stato non poter votare per 5 anni:

Marlon Brando sul set di Ultimo tango a Parigi

Di Marlon Brando si raccontano tanti aneddoti, da quello per cui non ricordava le battute o al fatto non voleva ripeter le scene più di una volta. E’ stato così anche sul set di Ultimo tango a Parigi? In questo video la risposta del regista che parla anche del rapporto di Marlon Brando con l’attrice Maria Schneider

Strategia del ragno

La masterclass di Bernardo Bertolucci al BIF&ST 2018 è stata preceduta dalla proiezione del film Strategia del ragno, un film doppiamente straordinario perché era stato prodotto per la televisione ma chi lo vide ne rimase spiazzato perché è un film di grandissima profondità di campo e le televisioni allora erano molto piccole: sembrò quasi la rivincita del cinema sulla televisione.

Bernardo Bertolucci: La prima idea era, visto che il film l’avrebbe prodotto la televisione, di fare un film molto cinematografico, con dei bei campi lunghi, senza montaggi veloci. Tra l’altro quando arrivò in televisione c’era ancora il bianco e nero mentre ne La strategia del ragno il colore è molto importante. Questa è stata la prima volta in cui ho collaborato con Vittorio Storaro e devo dire che il risultato è stato molto speciale.

Voi che l’avete visto in questo teatro siete dei privilegiati perché non lo vede nessuno da tanto tempo, soprattutto a colori e sul grande schermo.

Il rapporto di Bernardo Bertolucci con gli attori

E’ rimasta alla storia la frase del regista Alfred Hitchcock per cui gli attori sono solo bestiame. Per Bertolucci non è mai stato così anzi sono preziosi. Tra l’altro il regista ha scoperto molte giovani attrici che, a suo avviso, sono molto meno vanitose degli attori

Trovare la protagonista di The dreamers non fu facile: i provini furono fatti a Parigi e sfilarono ragazze meravigliose. Bertolucci era piuttosto preoccupato perché ci volle del tempo per trovarla nella bravissima attrice Eva Green. Cosa succede in questi casi? E’ qualcosa che somiglia all’innamoramento pur non essendolo, un innamoramento artistico? Cosa si accende quando si trova quella giusta?

In questo video Bernardo Bertolucci racconta come nasce l’intesa con l’attore giusto e la libertà di improvvisare che lascia loro. Fa anche un accenno a Marlon Brando che non era così orso come si diceva, anzi poco prima di morire aveva provato a richiamarlo . E conclude con la scoperta della mostra dell’artista Francis Bacon in occasione delle riprese di Ultimo tango a Parigi che fece vedere a Vittorio Storaro, allo scenografo, la costumista e Brando e i cui quadri sono nei titoli di testa del film: