Non sai quale film andare a vedere al cinema per febbraio e marzo? Nessun problema, noi di Cinemio.it, ti offriamo la nostra personale selezione e raccolta dei film consigliati da chi li ha già visti per te.
Ecco a te Cinevagando, il podcast di Cinemio.it. In questa puntata, condotta da Luigi Coccia scoprirai:
- Cosa ci aspetta al cinema in questo mese?
- Con Antonella Molinaro alla scoperta di Saving Mr. Banks, Tir, Allacciate le cinture e tanti altri film in recensione
- Luca Arcidiacono ci parla di uno dei personaggi più famosi nella galleria horror: Frankenstein nell’ultima versione cinematografica
- La vita, i film e le vicende di Totò nella terza parte della monografia a lui dedicata da Francesca Barile
- Ghost in the shell, La grande illusione, Il principe Igor: animazione, amarcord e opera nella rubrica di Chiara Ricci
La scaletta della puntata:
Se vuoi saltare qualche passaggio o sei interessato solo ad alcune delle nostre rubriche, abbiamo pensato che ti sarebbe stato utile segnalarti qui sotto la scaletta della puntata audio di CineVagando divisa per minuti.
- Sigla e inizio: 0:00
- Sommario: 0:18
- Le recensioni di Antonella Molinaro parte uno: 01:57
- Luca Arcidiacono e il cinema di genere: 23:47
- Animazione e non solo con Chiara Ricci 45:08
- Monografia Totò parte tre: 56:22
- Le recensioni di Antonella Molinaro parte due: 01:10:42
- La frase cinematografica del mese e saluti: 01:16:26
Se vuoi saperne di più, dai un’occhiata qui sotto all’anteprima delle prime due rubriche del podcast.
I Film in Recensione
a cura di Antonella Molinaro
Diamo il benvenuto come in ogni puntata del nostro podcast ad Antonella Molinaro. Andiamo alla scoperta dei film in sala in queste settimane. Partiamo subito con l’ultimo film di Steve McQueen, che è 12 anni schiavo. Proprio in aria da oscar, tra l’altro ha vinto come miglior film drammatico ai Golden Globe, ed è nominato a nove categorie per gli oscar (miglior film , miglior attore non protagonista, miglior attrice non protagonista, migliori regia, sceneggiatura, etc.).
In questo film si parla di nuovo della schiavitù. Probabilmente siamo nel periodo giusto, a detta dello stesso regista, perché c’è il primo presidente americano nero, ma anche perchè nel 2013 c’è stato il 150° anniversario dell’abolizione della schiavitù e dei diritti civili di Martin Luther King.
Il film è molto crudo, non tanto quanto il libro. Tra l’altro questo libro è stato trovato per caso da Steve McQueen, su suggerimento della moglie, che è una storica. Libro autobiografico dove il protagonista del film è realmente vissuto, ed era un nero libero che è stato, per inganno, reso schiavo per ben 12 anni.
Una curiosità dal film: Brad Pitt si è ritagliato due incarichi:
- la produzione del film
- e un piccolo ruolo come canadese a favore della schiavitù.
Sicuramente qualche premio lo prenderà, è uno dei film più interessanti della settimana. Per ascoltare gli altri film recensiti da Antonella Molinaro, ascolta la puntata qui:
Il Cinema di Genere
a cura di Luca Arcidiacono
E diamo ora la linea a Luca Arcidiacono nella sua consueta rubrica sul cinema di genere. Ciao a tutti gli ascoltatori di CineVagando e come ogni mese, parliamo di cinema d’arte, di cinema horror. Ho deciso di approfittare di parlare di un film e di questo personaggio: Frankenstein.
Da questo film che ha come protagonista Aron Eckhart, non mi aspettavo nulla, infatti lo reputo in modo negativo. Dopo essere stato svegliato, nel film, Frankenstein viene gettato in un mondo alla deriva per diventare una sorta di giustiziere. Una storia volutamente gotica che fonde, la storia con effetti puramenti visivi. L’aspetto più negativo di tutti è l’aver messo nei panni di questo mostro Aron Eckhart, che è un buon attore ma non eccezionale. Lui non ha un ampio spettro per interpretare personaggi diversi. La psicologia del suo personaggio, è data solo dall’inquadratura dell’attore che fa gli occhi tristi.
Il personaggio ha solo qualche cicatrice in volto, con i muscoli scolpiti. Quindi, l’evoluzione che può avere un personaggio come Frankenstein, è necessaria, non puoi propormi un personaggio come lo facevi 100 anni fa. Però l’evoluzione presente in questo film è fatta in modo superficiale e sbagliata. Oggi voglio parlarti solo di questo personaggio, citandoti quattro film cardine, che rappresentano quella che è l’evoluzione, sopratutto estetica del personaggio di Frankenstein.
Se vuoi scoprire quali sono i film di cui parla Luca nella sua audio rubrica, ascolta il podcast qui:
Quali film hai scelto di vedere la cinema?
Hai ascoltato la nostra puntata audio sul cinema? Ti ha aiutato a capire quali film andare a vedere e quali evitare? Parliamone nei commenti qui sotto.
Faccio i complimenti a tutto lo staff di cinemio che ha creato questa rubrica audio mensile.
Mi è piaciuto molto la schiettezza e la franchezza della rubrica dei film di genere Horror di Luca Arcidiacono, che offre un parere negativo dell’ultimo frankenstein.
Ha fatto poi uno sviluppo dei precedenti film di maggior spessore dedicati a questo personaggio che reputo davvero di grande spessore.
Complimenti a tutti, perchè anche le altre rubriche sono di grande interesse!
Continuate così.
Grazie Mirko!!! Mi diverto sempre molto a analizzare quel film o quell’autore, quel personaggio o quell’attore e per il prossimo mese sto preparando una “monografia” di un altro personaggio di serie A dell’horror classico! Ancora una volta partendo dal film più recente e poi andando a ricercare le pellicole più interessanti di riferimento… se il format piace, per i prossimi mesi continuerò su questa strada!
Come format a me piace, è interessante andare a sviscerare un personaggio andando poi a vedere i retroscena, e i migliori film della storia che lo hanno raccontato.
Di sicuro seguirò le prossime puntate, vedremo se sarà un successo nei prossimi mesi.
Buon cinema 😉
Agli ascoltatori l’ardua sentenza! 🙂
Esatto, sono loro che decideranno se questa tua rubrica dedicata ai film horror e ai loro personaggi piacerà o meno. Chi vivrà vedrà ;).
beh è onesto offrire il parere imparziale su un’opera filmica.. poi secondo me solo il lavoro di Brannagh tra gli ultimi è degno visto che segue bene il romanzo di Mary Shelley