Oggi nel mio articolo voglio parlare di una dolcissima commedia francese che uscirà tra qualche giorno al cinema e che consiglio vivamente a grandi e piccini: Il piccolo Nicolas e i suoi genitori.
La commedia è tratta da un libro francese per l’infanzia di René Gosciny e Jean Jacques Sempé, Le Petit Nicolas,uscita su alcune riviste francesi nel 1959, come serie di racconti illustrati ed è per una volta un film per ragazzi lontano da college americani e stregonerie varie.
Attraverso la voce dello stesso protagonista, Nicolas appunto, vediamo raccontata la vita di questo bimbo alle prese con la scuola, i suoi compagni, la maestra e, ovviamente, i suoi genitori. Tutto nasce da una notizia che sconvolge il gruppetto di amichetti: uno di loro ha appena avuto un fratellino e la sua vita è completamente cambiata. Osservando alcuni atteggiamenti dei suoi genitori, Nicolas teme che stia accadendo la stessa cosa anche a lui e con l’aiuto dei suoi amici cerca di mettere a punto un piano per risolvere la situazione.
Ambientato in una Francia anni ’60 (sembra quasi di essere tornati ai tempi del libro Cuore o di Gian Burrasca) il film diventa efficace soprattutto grazie al fatto di essere raccontato attraverso l’ingenuità degli occhi di un bambino: protagonisti infatti non sono gli adulti ma questo gruppetto di piccole pesti che riescono a trovare una soluzione a qualsiasi problema che agli adulti potrebbe sembrare insormontabile. Tantissime le scene divertenti, da quella della pulizia della casa a quella della truffa con la ‘pozione magica’ o quella del tentato furto dell’auto.
Ma ci si diverte anche con gli adulti, soprattutto con la divertentissima coppia di genitori di Nicolas, apparentemente in sintonia ma pronta a scoppiare davanti al più banale dei problemi. Nella parte del marito, che prova a tener testa alla moglie mentre cerca di entrare nelle grazie del suo capo, c’è un bravissimo Kad Merad che abbiamo già visto in Giù al nord, un altro piccolo caso francese di successo, mentre Valérie Lemercier è la casalinga disperata che vuole imporre i suoi diritti di donna oltre che di moglie.
In ogni caso l’efficacia del film non è nel singolo personaggio ma nella capacità del suo regista di riuscire a dar voce ai sentimenti dei bambini senza tralasciare la complessità degli adulti: insomma una favola senza tempo adatta a bambini di ogni età ma anche agli adulti che vogliono ritornare tali e che per una volta possono riuscire a divertirsi di fronte alle loro marachelle.