Elvis & Nixon diretto dalla regista americana Liza Johnson, si ispira al reale incontro avvenuto il 21 dicembre 1970 tra il cantante Elvis Presley ed il presidente americano Richard Nixon. La pellicola è stata presentata in anteprima internazionale al Tribeca Film Festival, ed è uscito nei cinema americani in occasione dell’81esimo anniversario del compleanno di The King, per la gioia dei suoi numerosi fans.
Elvis & Nixon
Liza Johnson è una regista che arriva dalla video arte, e molte delle sue installazioni hanno girato il mondo. Peccato che il film risulti nel modo di girare e nelle immagini un p’o televisivo.
La regista invece di catturare l’umanità dei protagonisti, Kevin Spacey, nei panni del presidente, e Michael Shannon (già visto nei film “Freeheld” di Peter Sollett e “Tutto può accadere a Broadway” di Peter Bogdanovich) , nei panni del cantante, li ingabbia nei loro ruoli senza riuscire nell’intento di renderli al pubblico solo due persone.
Erano anni difficili, il ’68 aveva dato più libertà ai giovani, ma girava anche molta droga, e questo è stato l’impulso per cui Elvis avrebbe voluto essere nominato un agente federale sotto copertura, collaborando con la narcotici. La richiesta all’inizio sembrò bizzarra, ma gli uomini del presidente alla fine videro questo incontro come un opportunità del presidente di riscuotere maggiore favore agli occhi dei ragazzi, che lo osteggiavano per una politica troppo retrograda. Peccato che il contesto politico sia poco visibile all’interno del film, diventando solo il pretesto per narrare questa storia. Sarebbe stato decisamente più interessante far interagire di più i personaggi con la società, piuttosto che concentrarsi su di loro, visti come idoli.
Le musiche sono utilizzate per sdrammatizzare molto, ed i toni sono da commedia. Ci sono molti aneddoti all’interno del film, ma non si riesce a capire se siano realmente accaduti o se sono derivanti da leggende narrate sul cantante, come il suo fermo all’aeroporto per possesso di armi. Ovviamente nessuno può imbarcarsi in un aereo o altro mezzo pubblico portando con se delle pistole, nemmeno la persona più famosa al mondo in quel momento.
Ultimamente l’attenzione dei registi americani su fatti legati alla vita dei protagonisti importanti dello spettacolo sta incuriosendo molto, basti pensare al film Marylin (2011) di Simon Curtis o Life (2015) di Anton Corbijn, che ritraggono due momenti intimi di due miti come Marylin Monroe e James Dean, alle prese con la loro privacy, come se ci fosse un’urgenza di riuscire a sfatare quei miti, rendendoli più vicini a noi.
Il film uscirà nelle sale giovedì 22 settembre con Videa.