Il Teatro 5 rivive con Fellini grazie a Scola! Al cinema Che strano chiamarsi Federico

Che strano chiamarsi Federico!, è questo il titolo del film che porta nuovamente al cinema uno dei maestri che insieme a Monicelli, Fellini e tanti altri ha fatto scuola: Ettore Scola. L’ultimo suo lavoro risale a ben dieci anni fa (Gente di Roma, 2003) e adesso, spinto dalle figlie Paola e Silvia, ha deciso di tornare a parlare di cinema raccontando il passato e i ricordi in comune con un altro grande maestro, amico e collega: Federico Fellini.

Che strano chiamarsi Federico

Che strano chiamarsi Federico

Che strano chiamarsi Federico

Ma è giusto sottolineare, come ha fatto lo stesso Scola durante un’emozionante conferenza stampa proprio al Teatro 5 di Cinecittà, che questo suo nuovo prodotto non è un documentario. Arriva nella ricorrenza del ventennale della morte di Fellini ma il lavoro che vi sta dietro ha uno spessore differente da un qualsiasi documentario. C’è un lavoro di finzione e ricostruzione su ricordi e rielaborazioni di vita vissuta, dove Scola ha inserito anche sé stesso e un’altra icona condivisa dai due registi, Marcello Mastroianni. Verranno raccontati gli incontri notturni tra i due maestri del cinema, che porteranno anche ad ambigui incontri con un madonnaro (Sergio Rubini) e una prostituta (Antonella Attili). Il tutto riempito da filmati editi e inediti.

Che strano chiamarsi Federico

Che strano chiamarsi Federico

La scelta degli attori che avrebbero dovuto interpretare Scola, Fellini e Mastroianni non è stata semplice ma la decisione è stata fatta tra gli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia e della Scuola Gian Maria Volontè di Roma. Così il giovane Fellini (magro e spilungone, prima di incontrare l’amore (e la buona forchetta) della sua vita Giulietta Masina) è interpretato da Tommaso Lanzotti, il Fellini anziano da Maurizio De Santis, il giovane Scola da Giulio Forges Davanzati e Marcello Mastroianni da Ernesto D’Argenio. Oltre la bravura riscontrata in questi attori, di certo ha colpito il regista anche l’esagerata somiglianza con i personaggi che dovevano interpretare.

Mentre dunque a Cinecittà, proprio al Teatro 5, c’è la Mostra dei set del film di Scola su Fellini, i loro luoghi d’incontro (dal bar notturno in cui si discuteva ad una delle auto che continuamente cambiava Federico, dalla redazione del “Marc’Aurelio” sino alla casa del giovane Scola), presentati a noi giornalisti da Silvia Scola, il padre  è giunto alla post-produzione di un lavoro che con semplicità e affetto mirerà a far emergere e scoprire alcuni aspetti più o meno conosciuti del regista dell’onirico scomparso, appunto, venti anni fa. Nell’attesa, il film uscirà il prossimo autunno, fino al 23 giugno è possibile visitare a Cinecittà il Teatro che ha dato vita alla maggior parte dei capolavori del regista cinque volte premio Oscar Federico Fellini.

Che strano chiamarsi Federico – Il Backstage:

Presentazione del film al BIF&ST:

Nell’attesa di vedere il film ecco la prima conferenza stampa di presentazione del progetto che Ettore Scola ha tenuto durante il BIF&ST 2013:

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