Notti Magiche di Paolo Virzì. Omaggio al grande cinema italiano

Notti Magiche è il titolo della canzone scritta da Edoardo Bennato e Gianna Nannini per i campionati di calcio del 1990. Il nuovo film di Paolo Virzì, racconta l’anno di un passaggio importante tra la grande generazione degli autori di cinema italiano, come Paolo e Vittorio Taviani, Lina Werthmuller e Michelangelo Antonioni, ed i primi passi dei giovani registi come Francesca Archibugi, Gabriele Salvatores, Giuseppe Tornatore, Sergio Rubini, solo per citarne alcuni.

Notti magiche

Notti magiche

Notti magiche

Paolo Virzì narra di tre giovani sceneggiatori, la romana, di buona famiglia, Eugenia Malaspina (Irene Vetere), il siciliano intellettuale Antonino Scordia (Mauro Lamantia) e lo scrittore di Piombino, Luciano Ambrogi (Giovanni Toscano), di estrazione operaia,  che si  ritrovano accusati della morte del produttore Leandro Saponara, interpretato magistralmente da Giancarlo Giannini

Notti magiche

Irene Vetere, Mauro Lamantia e Giovanni Toscano in una scena del film Notti magiche

E come nella tradizione dei grandi film noir, i tre protagonisti, interrogati dal capitano della polizia, interpretato da Paolo Sassanelli, descrivono il loro copione, ricostruendo i fatti dalla cerimonia del Premio Solinas (migliore sceneggiatura),  fino al giorno della morte del produttore Saponara, avvenuta nello stesso istante in cui l’Italia uscì sconfitta dal campionato contro l’Argentina ai calci di rigore. Entrambi sembrano significare la fine di un sogno.

Quei giorno sono vissuti da un turbinio di grande euforia, alterata anche da uso di sostanze stupefacenti, in cui si spalancano loro nuove opportunità di cambiare vita.

Il gioco di Virzì con lo spettatore

La struttura di Notti Magiche ricorda molto Così è se vi pare di Luigi Pirandello, dove niente è come sembra, rimandando alla magia della settima arte, con quel tocco di surrealismo, tipico dei film di Virzì. Il regista  scrive la storia con i suoi amici di sempre, Francesca Archibugi e Francesco Piccolo, un trio ben affiatato proprio come lo sono i tre protagonisti della storia.

Il gioco che si crea con lo spettatore è molto seducente: indovinare a quali personaggi reali si ispirano quelli di finzione, soprattutto per chi il cinema italiano lo ha studiato o ha avuto la fortuna di conoscere queste  grandi personalità.

Notti magiche

Paolo Virzì regista del film Notti magiche

In reltà Virzì arrivò a Roma nel 1985 , ma già si percepiva l’ondata di cambiamento, che non riguardava solo il suo settore, ma anche una enorme trasformazione della città di Roma, dove sia Piazza del Popolo che  Piazza Navona diventarono isole pedonali, iniziarono i lavori per il restauro del Colosseo,  ed anche a livello politico caddero molte teste. E come per ogni generazione, ci furono i pro e i contro. Sta a noi capire, aprire la finestra e guardare fuori nel mondo, come ribadisce nel film lo sceneggiatore Fulvio Zappelini (Roberto Herlitzka).

Notti magiche ha partecipato alla tredicesima edizione della festa del cinema di Roma.

NB. Ringraziamo ACEA per l’invito all’anteprima del film all’interno del programma Acea con Te

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