Recensioni Film: Midnight in Paris di Woody Allen

Come ogni anno un nuovo film di Woody Allen e tanto per cominciare vogliamo subiti indirizzarvi verso una strada.

Anche questa volta la storia, vera o falsa, che al Maestro un film riesca bene e un altro meno è quantomai giusta.

di Daniele Meloni

Finalmente è tornato il grande Allen!

locandina ufficiale del film midnight_in_paris

Se con l’ultimo “Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni” lo stile di Allen ci era sembrato appannato ecco che dobbiamo subito (e felicemente!) ricrederci.

Midnight in Paris è innanzitutto una grande commedia fatta d’amore, nello specifico quello del protagonista Gil, Owen Wilson, per Parigi e per quello che questa città fu negli anni ’20.

Lui è un personaggio-tipo dei film di Allen: quarantenne che svolge il lavoro di sceneggiatore di successo ad Hollywood ma che sta cercando di realizzare il romanzo impegnato che gli cambi la vita.

Gil si trova nella capitale francese con la futura moglie Inez, Rachel McAdams, ed in compagnia dei genitori di lei, lì per concludere un importante accordo lavorativo.

Gil è visto di cattivo occhio dai futuri suoceri ed anche il rapporto con Rachel sembra un pò in affanno, in più ci si mette l’incontro con Paul, Michael Sheen, un brillante ex compagno di università di Rachel e di cui la stessa era stata innamorata ai tempi.

Paul è insopportabilmente perfetto, erudito e preparato su ogni cosa e si trova a Parigi con la compagna Carol, Nina Arianda per un invito ricevuto dall’università della Sorbona.

Questo sembrerebbe lo schema di un film relativamente classico nel genere commedia romantica ed in più se aggiungiamo quella comicità e il sarcasmo catastrofista alleniano tutto sembrerebbe pronto…e invece no.

Ecco che Woody qui fa di più ed apre il film ad altri spunti veramente interessanti.

Si aprono scenari inaspettati…

altra locandina del film

Infatti una notte il protagonista Gil abbandona la compagnia della moglie e dei suoi amici acculturati per perdersi un pò brillo per le vie di Parigi.

Allo scoccare della mezzanotte una macchina passa a prendere Gil e lo trasporta direttamente negli anni dell’età d’oro parigina.

Tutto quello che segue è il vero divertimento del film e dire troppo sarebbe davvero un peccato.

Allen fa entrare il protagonista in un onirico mondo parallelo dove Gil si troverà nella città che ha sempre sognato, parlando di letteratura e di amore con Scott Fizgerald ed Ernest Hemingway o di musica con Cole Porter.

Imperdibili i duetti con Adrien Brody che interpreta un davvero surreale Salvador Dalì e la grande Kathy Bates nei panni di Gertrure Stein.

Tutto è perfetto, o almeno sembrerebbe in questa Parigi di notte ed in più Gil incontra un femme fatale che fa innamorare tutti i grandi geni di quel tempo, Adriana, interpretata da Marion Cotillard.

Gil- Owen Wilson a contatto con queste grandi personalità si troverà a ridiscutere la propria vita, le proprie scelte ed i propri sentimenti, mentre noi spettatori ne usciamo sazi di uno spettacolo come sempre unico, divertente ed intelligente che Woody Allen continua a regalarci dopo più di 40 anni di carriera.

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