Si apre a Bari il Piccolo museo del cinema presso il quartiere San Pio. Leggi l’articolo scritto da una nostra guest blogger!
Il piccolo museo del cinema
di Antonella Squicciarini
foto di Antonella Leone
Se pensate che il cinema sia confinato nelle multisale o tra gli specialisti, e che i registi debbano per forza andare a studiare in America, le vostre certezze potrebbero vacillare con il racconto di Pino Guario all’inaugurazione del Piccolo museo del cinema del quartiere San Pio, nell’Istituto comprensivo Aristide Gabelli.
Il progetto prende forma all’interno della Cooperativa sociale Get – di cui è presidente appunto Guario –, grazie all’esperienza qui maturata nel campo della ricerca e dell’educazione audiovisiva. L’idea, per fortuna, riesce a concretizzarsi, ad acquisire mura e pavimento in cui crescere, grazie ai finanziamenti del progetto Bollenti Spiriti-Laboratori urbani. La regione Puglia, tuttavia, non è il solo mecenate del progetto, che si avvale di altri importanti sostegni e patrocini: il CIAS (Coordinamento italiano audiovisivi a scuola), la Fondazione Pinac di Rezzato (Bs), il Multmagine (Bg), l’Apulia Film Commision, l’Avisco (Bs), Spettacoli di Luce (Ve), l’Agis Scuola, l’Ira Audiovisione e il Rotary.
Le parole del presidente della cooperativa GET
Una comunanza di intenti, dunque, che si è riflessa nelle parole del presidente del GET. Il quartiere S. Pio non lesina commenti a chi vi arrivi, magari in pullman, per prendere parte all’inaugurazione del museo. «Una periferia della periferia», l’hanno definito. La sensazione di desolazione e fatiscenza, difatti, è del tutto lecita, se ci si ferma alla superficie. L’obiettivo degli ideatori del progetto mira invece ad entrare nel profondo della vita del quartiere. Qui si spiega la scelta dell’ubicazione di uno spazio che avrebbe avuto di certo grande accoglienza nel centro del capoluogo pugliese. Piuttosto, il museo è stato creato con l’intento preciso di fare cultura e socialità: di fare cultura sociale. L’attività di coinvolgimento dei ragazzi della zona, già approfondita con il progetto dell’Accademia del cinema, si arricchisce dunque di nuove potenzialità.
Gli intenti
Il museo non vuole restare semplicemente un contenitore polveroso di oggetti. Certo, questa virtuosa funzione è assolta a pieno titolo: di incommensurabile valore storico e culturale sono gli strumenti qui presentati, alcuni ricostruiti e altri originali. Si tratta di un viaggio negli anni della seconda metà del Novecento, quando gli studi scientifici sull’ottica e sulla fisica, poi all’origine del cinema, stavano vivendo momenti particolarmente proficui. Tuttavia, entrare nella vita del cinema, e quindi negli strumenti che ne hanno permesso la nascita, si concretizzerà in attività dinamiche e laboratoriali. Il Piccolo museo del cinema, così come è stato immaginato, è allora un museo vivo, interattivo, costruttivo.
Anche ai visitatori piace immaginarlo così. A precisarlo è proprio un ragazzino dell’Accademia del cinema, che si aggira a suo agio in quelle stanze, e si offre come guida improvvisata. Nelle parole entusiaste di un dodicenne si annida il senso concreto delle parole di apertura di Pino Guario: il cinema può nascere anche in queste strade periferiche, per far crescere un granaio. Tocca a noi saper approfittare dei semi che produce.
Piccolo Museo Didattico del Cinema
Piazzetta Eleonora, Q.re Enziteto/ S. Pio . Bari
L’ingresso al Museo è gratuito ma è indispensabile la prenotazione.
Orari di apertura:mattina, dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 13,00
pomeriggio, solo martedì e giovedì dalle 16,00 alle 19,00
Sono previste visite guidate e laboratori didattici per le scolaresche, si accettano gruppi classe di un massimo di 40 alunni. Tel.080 5304745