Devil’s Knot – Fino a prova contraria: La rabbia di una cittadina

Esce domani al cinema Devil’s Knot – Fino a prova contraria, thriller giudiziario diretto da Atom Egoyan (False Verità,  Il viaggio di Felicia), che racconta i tragici fatti realmente accaduti nella cittadina di West Memphis nel 1994.

di Edoardo Marco Aversa

Devil’s Knot – Fino a prova contraria

West Memphis, 1994: tre bambini scompaiono lungo il tragitto da scuola a casa. Dopo pochi giorni la polizia rinviene i corpi in un bosco vicino. La cittadina è sconvolta e ben presto si scatena una caccia al colpevole, che viene individuato dalle forze dell’ordine in un gruppo di tre adolescenti ribelli amanti dell’heavy metal e appartenenti a una presunta setta satanica. Un investigatore privato del luogo (Colin Firth, Il discorso del re, Mamma Mia!) ha il sospetto che le prove a carico dei tre ragazzi siano inconsistenti, e decide di indagare personalmente sul caso.

Trailer del film

La rabbia della cittadina di West Memphis

Dopo i tre capitoli del documentario intitolato Paradise Lost, diretto da Joe Berlinger e Bruce Sinofsky, e alla personale interpretazione della vicenda di Peter Jackson nel suo West of Memphis (diretto però da Amy Berg), torna sul grande schermo uno dei casi giudiziari più discussi e agghiaccianti degli ultimi anni, non più con un documentario ma attraverso un vero e proprio legal thriller sulla scia di film come Schegge di paura e Codice d’onore. Il compito di Atom Egoyan non era quindi dei più semplici, ovvero quello di proporre una nuova versione dei fatti rispettando al contempo i fatti di cronaca e le visioni oggettive dei film sopraccitati, ma possiamo tranquillamente affermare che il regista canadese ha centrato pienamente il bersaglio.

Devil’s Knot riesce infatti a riproporre il clima di terrore di una comunità stravolta da fatti tanto angosciosi, raccontando le reazioni della gente e mostrando quanto possano essere devastanti i pregiudizi morali su ciò che non si conosce. Nel film vengono raccontate le indagini sul caso, diramate su due fronti, che ci offrono da una parte la visione della cittadina intera, che vuole dimenticare al più presto la tragedia addossando la colpa agli emarginati della comunità stessa, e dall’altra quella dell’investigatore Ron Lax e dei suo collaboratori, che ricercano solo e soltanto la verità e non vogliono vedere spegnersi altre giovani vite. Il regista mostra il tutto con uno sguardo profondo e criptico, utilizzando un impianto narrativo non lineare e mostrando uno ad uno i vari pezzi del puzzle, attraverso testimonianze poco credibili e piste false, che non sembrano portare a nessuna soluzione. Il “nodo del diavolo” (dal titolo), che non può essere sciolto, rappresenta quindi la visione di Egoyan di una vicenda inestricabile e lungi dall’essere chiarita a fondo.

Devil’s Knot riesce perciò a coinvolgere, con un buon ritmo nella parte investigativa iniziale e soprattutto una grande intensità nelle scene in tribunale della seconda parte. Ottime anche le interpretazioni del cast, con una eccellente Reese Witherspoon (Come l’acqua per gli elefanti, Tutti insieme inevitabilmente) che interpreta la madre di una delle vittime (vera protagonista del film), e un solido Colin Firth , che riesce a dare il meglio anche in ruoli monodimensionali come quello dell’investigatore Ron Lax. In definitiva un legal thriller da vedere sia se amate il genere, sia se siete interessati ad una ulteriore interpretazione di una storia così drammatica da aver segnato gli Stati Uniti per sempre.

Voto 3,5/5

Clip dal film

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