Il regista Michele Vannucci con l'attore Mirko Frezza ed il direttore Michele Suma

Speciale Sudestival 2017: Michele Vannucci parla de ‘Il più grande sogno’

Nuovo appuntamento con i film in concorso al Sudestival 2017. Oggi parliamo de Il più grande sogno di Michele Vannucci, che per l’occasione ci ha concesso un’intervista. Immancabile anche la recensione dei ragazzi della Giuria dei Giovani.

Il più grande sogno di Michele Vannucci

Il più grande sogno di Michele Vannucci

Il più grande sogno

Quarant’anni e una vita di strada e di “ impicci” da lasciarsi alle spalle. Uscito di prigione, Mirko Frezza diventa attore protagonista della sua stessa storia. La parola chiave è “rinascita”. Quando viene eletto presidente della borgata in cui vive, Mirko sogna un nuovo futuro per sé, per la sua famiglia e per il quartiere, facendosi garante di una felicità che neanche lui sa come raggiungere.
Prova d’esordio per Michele Vannucci che a soli 24 anni mostra una straordinaria maturità nel sapersi mettere a nudo e nel maneggiare con perizia un linguaggio cinematografico fortemente legato alla realtà e innovativo per il panorama cinematografico italiano.

La vita di Mirko non è altro che lo spunto da cui il film prende le mosse per raccontare in modo schietto e puro la vita di un uomo che va incontro ad un futuro diverso da quello che si immaginava e quella del suo quartiere. Impeccabili nei loro ruoli, anche gli altri personaggi del cast: Alessandro Borghi (Boccione), Vittorio Viviani (Pierino), Milena Mancini (Milena) e Ivana Lotito (Paola). Nella storia di Mirko c’è un’ autenticità, una realtà diversa da quella che noi siamo abituati a vedere nella capitale. Il più grande sogno è un film che mostra la durezza, la violenza, la rovina del quartiere della Rustica, in contrapposizione ai tramonti suggestivi, le luci del raccordo anulare di Roma est e l’amore di Mirko per sua moglie e i suoi figli. Una storia profonda e sincera che con gran naturalezza mostra ciò che il cinema solitamente fa fatica a rendere sullo schermo. Anche se la vita non ti permette di scegliere, con la tua volontà puoi riprenderti quello che sognavi di avere.

Glenda Schettini e Marilina Piccinni, IIIC Linguistico del Polo Liceale “Majorana Laterza” di Putignano.

Il regista Michele Vannucci

Il regista Michele Vannucci

Intervista a Michele Vannucci

Ciao Michele, bentornato su cinemio. Il più grande sogno è la tua opera prima e del film sei anche autore del soggetto e sceneggiatore. Puoi raccontarci com’è nato il film?

Nel 2011, durante il casting del mio cortometraggio di diploma al CSC, Mirko si è presentato per fare il provino insieme ad Alessandro Borghi. Quando ho fatto il provino a Mirko è stato come se un vaso di Pandora si fosse aperto, perché ho trovato in lui delle caratteristiche umane che mi interessavano. Mi sono messo in ascolto della famiglia, della Borgata e ho scoperto tantissime cose che amavo alla follia e che erano completamente escluse sia dalla società che dal cinema italiano. Andavo a La Rustica portandomi dietro tutta quest’epica del male così ben raccontata da Suburra e Romanzo criminale e mi sorprendevo nello scrivere un film dal tono completamente diverso. Un racconto in cui, come dice Mirko, ‘ridi, ridi per tutto il film, quando alla fine capisci che non ci sta niente da ride’.

Il regista Michele Vannucci con l'attore Mirko Frezza

Il regista Michele Vannucci con l’attore Mirko Frezza

Perché raccontare la voglia di legalità proprio in questo momento storico, soprattutto dell’italia, così particolare? 
Come hai scelto i tuoi protagonisti e come hai lavorato con loro per la costruzione dei personaggi?

Sono stato fortunato. Mirko, la sua famiglia e il suo quartiere mi hanno praticamente adottato negli ultimi 4 anni. Ogni volta che ero lì, sentivo una stortura nel racconto delle borgate. Il più grande sogno nasce anche dalla voglia di guardare a quei quartieri dormitorio che come funghi son nati in tutta Italia con uno sguardo diverso. Siamo abituati a immaginarci quei quartieri schiavi di un’epica del male che negli ultimi 10 anni ha dato vita a molti racconti di genere. Io quando ero lì, ridevo. E questa leggerezza, questa voglia di ridimensionare le difficoltà sognando un futuro migliore mi è sembrata una realtà importante da raccontare a tutta l’Italia. Il più Grande Sogno è un film sull’ebbrezza dell’inventarsi un mondo migliore. Questa è l’emozione.

Il più grande sogno

Il più grande sogno al Sudestival 2017

Com’è andata la fase delle riprese? Ci sono aneddoti o difficoltà che ti va di raccontare?

Per sviluppare il film, grazie anche al Premo Solinas Experimenta che ci ha premiato e alla Kino Produzioni che ha creduto nella storia sin dall’inizio, ci siamo trasferiti per 7 mesi nel quartiere di Mirko, La Rustica. Io, Matteo Vieille (Dop), Anita Otto (Co-sceneggiatrice), Lupo Marziale (Scenografo), Giovanni Pompili (Produttore) e ogni attore coinvolto, sentivamo l’esigenza d’immergerci nella vita quotidiana del quartiere prima di raccontarlo. Il momento delle riprese è stato solo la conseguenza di questa voglia di mettersi in gioco, di far accadere ogni volta qualcosa di vero e unico davanti la macchina da presa. Questo film è dedicato a chi ogni giorno lotta per la vita che sogna, ma è stato possibile solo grazie all’immensa generosità di ogni persona che ha sognato insieme a me.

Il regista Michele Vannucci con l'attore Mirko Frezza ed il direttore Michele Suma

Il regista Michele Vannucci con l’attore Mirko Frezza ed il direttore Michele Suma

Il più grande sogno ha partecipato a numerosi festival e vinto anche premi. Com’è stato il riscontro di critica e pubblico? C’è un complimento o un’osservazione che ti è rimasta più nel cuore?

Quando è arrivato l’invito ufficiale di Venezia73, quando alla fine della proiezione del film in concorso a Orizzonti ci sono stati 14’ d’applausi, quando il passaparola del pubblico ha trascinato questo film al cinema per più di 3 mesi (a Roma è ancora oggi in programmazione piena), quando guardo negli occhi le persone coinvolte e trovo solo orgoglio, ecco, questi sono i premi più belli che quest’esperienza ci ha donato. La critica e il pubblico amano questo film. Più viene visto, più il passaparola cresce. Abbiamo scelto di distribuirci da soli il film consapevoli che sarebbe andata così. E anche questa volta, il coraggio ha ripagato.

Il regista Michele Vannucci con l'attore Mirko Frezza ed il direttore Michele Suma

Il regista Michele Vannucci con l’attore Mirko Frezza ed il direttore Michele Suma

Forse è ancora presto ma, visto il riscontro della tua opera prima, stai già pensando alla tua opera seconda? Puoi darci qualche anticipazione?

No. Il film è e sarà ancora nei cinema d’Italia per diversi per mesi. Il più Grande Sogno è uno e solo: quello che più persone lo riescano a vedere.

E noi ringraziamo di cuore Michele Vannucci per la sua disponibilità.

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