Un Matrimonio Da Favola: Cine-uovo pasquale

Dopo i recentissimi successi di Mai Stati Uniti e Sapore di Te, Carlo Vanzina ritorna in cabina di regia con un nuovo film, una commedia all’italiana tutta equivoci e sentimentalismi. Dal 10 Aprile al cinema.

di Edoardo Marco Aversa

Un matrimonio da favola

A distanza di vent’anni dall’ultimo incontro, cinque compagni di scuola si ritrovano insieme per celebrare le nozze di Daniele (Ricky Memphis, Immaturi, La Mossa Del Pinguino), l’unico del gruppo ad aver fatto carriera, con la splendida Barbara (Andrea Osvart, Maternity Blues, Aftershock), nell’elegante cornice di Zurigo. Ritrovatosi dopo così tanti anni, i cinque amici cercheranno di dare una scossa alle proprie vite, partecipando a un matrimonio che però non sembra proprio andare nel verso giusto…

Trailer

Cine-uovo pasquale

Il cinema dei fratelli Vanzina o si ama o si odia: che siano diventati i maestri della commedia made-in-italy è però un dato di fatto, quel che ci si chiede è quanto ancora la formula del cine-panettone (in questo caso cine-uovo, dato che siamo in prossimità di Pasqua) possa portare soldi nelle loro tasche e in quelle dei loro produttori.

Un Matrimonio da Favola è, infatti, quanto di più classico ci si possa aspettare da una film vanziniano: una commedia degli equivoci, popolata da personaggi super-stereotipati e poco approfonditi come ad esempio il dongiovanni Luca (Adriano Giannini, Baciami Ancora, Una Donna Per Amico), l’omossessuale Alessandro (Giorgio Pasotti, Nottetempo, Baciami Ancora) o il disturbatore Zio Remo (Max Tortora, Natale in Sud Africa, Genitori e Figli), ricca di gag e di richiami al mondo “romano-centrico”.

La miscela funziona, merito di un ottima prestazione dello stellare cast, in particolare quella di Ilaria Spada (Scusa ma ti chiamo Amore, Questa notte è ancora nostra), che interpreta la sognatrice Sara, forse il personaggio meglio riuscito del film, e soprattutto merito di una buona sceneggiatura che bombarda lo spettatore con scene e situazioni decisamente esilaranti. Si, fortunatamente si ride, ed è proprio questo elemento a indicare la riuscita di un film di questo tipo o meno.  Il problema è che, oltre alla risata, Un Matrimonio Da Favola non offre nulla di più. Come in ogni buon cine-panettone che si rispetti sono pochi gli spunti di riflessione, i temi più impegnativi sono trattati in modo leggero e in generale la piattezza regna sovrana.

La nuova opera di Vanzina non osa, rimane ancorata agli stilemi di un genere che da vent’anni (come i protagonisti del film) non vuole innovarsi, ma che riesce miracolosamente a sbancare i botteghini italiani. Probabilmente ci riuscirà anche in questa occasione. Da vedere se siete alla ricerca di un po’ di sane risate: ve le strapperà di certo.

VOTO 2,5/5

Clip dal film

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