Sonia Bergamasco si racconta al BIF&ST 2023 in una Masterclass

Al termine della proiezione di Riccardo va all’inferno di Roberta Torre, l’attrice Sonia Bergamasco ha tenuto una Masterclass con il giornalista Paolo Mereghetti nel quale ha raccontato della sua carriera attraverso il suo primo libro Un corpo per tutti – Biografia del mestiere di attrice.

Sonia Bergamasco: un libro sul mestiere dell’attore

Come nasce il primo libro di Sonia Bergamasco? L’attrice racconta come è arrivata a scrivere un libro sulle difficoltà, le qualità e cosa significa essere un attore.

Il libro è diviso in 3 parti: Farsi corpo, Un corpo per tutti e Corpo di donna

La prima parte parla della ricerca della propria identità. Ancora ragazzina, la mamma la spinge ad iscriversi al conservatorio, un’esperienza difficile, quasi da caserma perché il pianoforte chiede una disciplina straordinaria. E poi la voglia di fare il salto verso il teatro. Lei continua però ad affermare che le sue coordinate sembrano quasi scritte sulle 5 linee del pentagramma nel senso che la musica è rimasta fondamentale per costruire la sua identità di attrice.

L’attrice racconta come la musica è sempre presente anche nel suo lavoro di attrice tanto che un giornalista l’ha definita ‘attrice musicale’

Alla ricerca della propria voce

La musica si sente nel corpo ma anche nella voce.

In un passaggio del libro l’attrice parla della ricerca della propria voce che lei ha fatto sin da piccola. Questa ricerca è una metafora della ricerca di una sua identità anche come attrice. Ma il corpo di ciascuno di noi ha tante voci, come afferma l’attrice in questo video:

L’incontro di Sonia Bergamasco con Carmelo Bene

Sonia Bergamasco si ritiene davvero fortunata di aver incontrato durante la sua carriera il grande attore Carmelo Bene. Una cosa di lei che lo ha affascinato è stata proprio il suo lavoro musicale.

Il Pinocchio di Carmelo Bene e la differenza tra il cinema ed il teatro

L’attrice parla del famoso spettacolo Pinocchio, portato in scena da Carmelo Bene e spettacolo culto nella sua carriera ed in cui ha avuto la fortuna di lavorare. Infine conclude con un’osservazione sulla differenza tra recitare a cinema e in teatro.

Sonia Bergamasco: come affronto un personaggio

L’esperienza con Carmelo Bene è servita a costruire la sua identità, come scrive nel libro, un’identità ancora non definita che serve per farsi riconoscere professionalmente. Secondo lei ci sono due possibili modi di essere attori: da una parte quello che scompare nel personaggio (Meryl Streep, Daniel Day Lewis), e dall’altro chi offre se stesso al personaggio (Roberto Benigni). Secondo Sonia Bergamasco è quasi necessario perdersi nel personaggio. Che attrice è Sonia Bergamasco?

Cercando di inquadrare questa doppia possibilità sicuramente mi sento più nella direzione dell’attore che cerca di scomparire si immerge in quello che fa. Credo che queste due possibilità siano complementari, non esiste una giusta o sbagliata. Forse quando ci si immerge in un personaggio c’è quella curiosità di incarnare altri corpi, storie, personaggi che è per me la strada più appassionante. La gabbia del personaggio diventa un motore di energia, può scatenare immagini e pulsioni molto forti.
Io l’ho misurato anche nello studio e nel lavoro quanto una rete, una gabbia, una prigione possa scatenarti energie creative e possibilità inimmaginate rispetto a quello che puoi fare. La libertà assoluta non è solo pericolosa ma anche dispersiva. Hai a che fare con il tuo corpo che ha già dei limiti, qualità e difetti, e questo corpo lo devi mescolare con quello che dovrà essere il personaggio che devi incarnare. E’ da questa alchimia che nasce qualcosa di nuovo: c’è una lotta, una dialettica
Sonia Bergamasco

Sbagliare serve a crescere, a cercare il proprio ruolo nel mondo

Anche sbagliare fa parte della crescita dell’attore, oppure scegliere di non fare quel particolare ruolo. L’attrice parla della sua carriera di come questo sia finalizzato a realizzare i propri sogni e a continuare a crescere ascoltando l’altro