I Grandi Maestri del Cinema: “Nodo alla Gola” di Alfred Hitchcock

In questo film che può essere definito come uno psicodramma sul tema dell’atto superfluo Hitchcock per la prima volta è anche produttore, ti intriga l’idea?

La trama del film

di Chiara Ricci

immagine ufficiale del film nodo_alla_gola

Brandon (John Dall) e Phillip (Farley Granger) uccidono, strangolandolo con una corda, l’amico David (Dick Hogan) nascondendone il corpo nel baule del salotto..lo stesso dove sarà imbandita una tavola per un piccolo ricevimento che avrebbe dovuto svolgersi la sera stessa. A questo party i due ragazzi invitano il padre di David (Sir Cedric Hardwicke) e sua cognata (Constance Collier), Janet (Joan Chandler) – fidanzata di David –, Kenneth (Douglas Dick) e il loro ex professore Rupert Cadell (James Stewart).

Durante la serata, mentre tutti si stanno chiedendo quale sia il motivo del ritardo di David, il professor Cadell intrattiene gli ospiti parlando delle sue idee riguardo l’omicidio e Brandon, dal canto suo, non fa altro che pronunciare battute maliziose e cariche di doppi sensi, senza mai perdere il controllo di sé. Phillip, al contrario, per paura di tradirsi e di venire scoperto beve un drink dopo l’altro facendo sì che Brandon gli suggerisca cosa dire e cosa fare.

Il professore Cadell, però, ha intuito che è accaduto qualcosa di terribile, un omicidio e cerca di parlare e di far parlare i giovani tentando di capirne la logica e le motivazioni di un atto così spregevole. Al termine della “festa”, infatti, Cadell fingendo di aver dimenticato il suo portasigarette torna nell’appartamento dei due giovani. Attraverso le sue teorie e i suoi ragionamenti, giocando a “gatto e topo” come dice Phillip, riesce a far crollare quest’ultimo – contando sulla sua debolezza psicologica – e a consegnarli alle autorità.

Un fatto reale ha ispirato questo film

immagine originale del film nodo_alla_gola

Nodo alla gola è un film del 1948 ed è il primo a colori diretto dal “Maestro del brivido” Alfred Hitchcock e il primo ad essere prodotto dalla sua casa di produzione indipendente, la “Transatlantic Pictures”.

Il film si ispira all’atto unico Rope’s End di Patrick Hamilton che, a sua volta, si è ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto. Nel 1924, infatti, i giovani amanti Nathan Freudenthal Leopold Jr. e Richard A. Loep uccidono un bambino. Ciò che più colpì fu la “gratuità” del loro terribile gesto: i ragazzi, infatti, ammisero di aver commesso tale omicidio solo per il gusto di farlo, senza alcuna motivazione. Ed è stata questa forma di assassinio a ispirare Hitchcock per la trama del suo film. Inoltre, nonostante le severe regole del Codice Hays – un codice di regolamentazione della morale dell’epoca con cui molti registi e attori vennero a scontrarsi – Hitchcock, attraverso la sua regia e la bellissima sceneggiatura di Arthur Laurents, è riuscito a mostrare sullo schermo una coppia gay. Phillip e Brandon, diversamente da come appare nella versione italiana, sono in realtà una vera coppia e questo lo si evince dalle battute dello stesso Brandon fortemente allusive e maliziose.

La struttura teatrale del film

Da sottolineare è l’importanza di questo film non solo per i temi che affronta e che mostra sullo schermo (quali appunto l’omosessualità, una certa dose di superomismo tanto caro a Nietzcshe, la continua lotta tra Bene e Male) ma anche dal punto di vista stilistico e registico.

La struttura del film è costruita come se si trattasse di uno spettacolo teatrale, senza interruzioni (apparentemente). Hitchcock ha girato il film in otto blocchi di piano sequenza di circa dieci minuti ciascuno. Infatti, girare un solo piano sequenza sarebbe stato molto complicato e Hitchcock trova un interessante stratagemma per sopperire a questo problema: crea delle finte dissolvenze avvicinandosi e poi allontanandosi da un oggetto scuro nel momento in cui la bobina sta per terminare e dopo averla cambiata per poi continuare a riprendere sino al termine della successiva.

Inoltre, la lavorazione di questo film, nonostante la sua apparente semplicità estetica, è stata molto complessa e stressante per gli attori. Questi ultimi, infatti, muovendosi praticamente in una sola stanza, sfruttando un’area molto limitata sembrano quasi soffrire di una certa claustrofobia dovuta anche al fatto che il regista ha tappezzato pareti e pavimento con segnetti ben precisi sui quali muoversi e far muovere la macchina da presa, per la quale sono stati costruiti degli appositi carrelli.

Un’altra singolare caratteristica del film è il fatto che il tempo della storia va di pari passo con quello del film e questo lo si nota osservando lo sfondo della scena. Qui, infatti, compare un’ampia finestra che si affaccia sulla città e man mano che la vicenda avanza nel tempo si vede la città di New York che cambia colore e sfumature. Questo prodigio è stato possibile grazie alla creazione e all’adozione di un cyclorama, una sorta di sfondo virtuale, con nuvole illuminate da migliaia di lampadine e da centinaia di insegne al neon: in questo modo il volto della città cambia con il trascorrere del tempo dandoci l’illusione dell’unità di tempo.

In Nodo alla Gola interessante è il ruolo dello spettatore il quale è testimone oculare dell’omicidio del giovane David eppure è un testimone silente, non ha facoltà di parola, non può suggerire nulla agli altri protagonisti. Eppure questa sua condizione lo pone su un piano superiore rispetto agli altri.. li può osservare da un diverso punto di vista e crearsene uno proprio, unico, preciso e dissacrante. Anche questa è opera della maestria e della magistrale vena artistica di Hitchcock.

Le diversità fra la versione italiana e quella in lingua originale

Altrettanto interessante è la diversità di senso che assume il dialogo se lo si ascolta in italiano o in lingua originale.. anche questo è un esperimento da fare!

Nella versione italiana, infatti, parte dei dialoghi sono stati cambiati, modificati, ricreati totalmente stravolgendo, così, la vera storia firmata Hitchcock. Prima di tutto cambia il movente dell’assassinio: nella versione italiana la morte del giovane David pare essere un incidente nel dialogo ma nel visivo le cose sembrano essere diverse.. se così fosse perché i Brandon e Phillip indossano i guanti per non lasciare tracce? Non ne avrebbero dovuto aver tempo né aver avuto il modo di pensare a un simile accorgimento. Nella versione in lingua originale, invece, i giovani commettono questo delitto “semplicemente” per dimostrare quanto siano vere le idee e le teorie del professor Cadell secondo il quale, come si è detto, l’omicidio è un’ “arte” per pochi eletti affermando, così, la propria superiorità: proprio come è accaduto per il caso Leopold – Loeb.

Inoltre, i ragazzi – in particolar modo Brandon – provano un certo piacere nell’aver commesso quest’atto..che assume anche un singolare significato erotico: non è un caso, infatti, che Brandon dopo l’assassinio fumi una sigaretta!

Un film all’avanguardia…

Questo di Hithcock si deve assolutamente vedere, non solo dagli amanti del brivido e dagli estimatori hitchcockiani! È un film che richiede un attento studio e una profonda analisi: ogni singola inquadratura andrebbe bloccata e analizzata e messa a confronto con le altre e lo stesso vale per la sceneggiatura. L’opera del regista inglese è, forse, una di quelle che meglio gli è riuscita proprio per il suo alto spirito di sperimentazione tecnica, visiva, dialettica. È un film dall’ineccepibile fotografia e ha il merito indiscusso di portare sullo schermo una delle prime coppie gay sullo schermo.. anche in questo Hitchcock è stato un vero Maestro!

6 Comments

  1. Fra X

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