Svegliarsi da un sonno catatonico: storia vera di pazienti in rinascita

Robert De Niro e Robin Williams interpretano egregiamente due personaggi intensi, realmente vissuti negli anni Settanta all’interno del Mount Carmel Hospital di New York. Nel 1979 il dottor Malcolm Sayer (Robin Williams) scopre le inaspettate qualità del farmaco L-Dopa, adatto a curare pazienti affetti da encefalite letargica, più comunemente detta malattia del sonno: stato catatonico, immobilismo e silenzio.

La malattia dal punto di vista sintomatico si presenta analoga all’anemia e acinesia proprie dei pazienti parkinsoniani. Il medico infatti, è convinto che lo stato catatonico dei pazienti in cura, sia dovuto alla degenerazione del morbo di Parkinson, e inizia a curarli somministrando 500 mg di L-Dopa. Contro il cinismo dei medici e della società, il dottor Sayer continua audacemente a sottoporre i pazienti agli esperimenti.

La sua fiducia viene ripagata dal “risveglio” dei degenti che da uno stato catatonico iniziano ad alzarsi, camminare e fare richieste. Leonard Lowe (Robert De Niro) è la vera cavia dell’esperimento e si sottopone quotidianamente alle riprese di una telecamera per descrivere miglioramenti.

Senza il consenso della madre, morbosa e apprensiva, conosce una donna all’interno dell’ospedale, con la quale inizia una relazione amichevole. Ben presto però, Leonard inizia a presentare gli effetti collaterali del farmaco: tremori, cambiamento dell’umore, riflessi involontari, allucinazioni. Ripiomba così nel riposo del sonno encefalico e le previsioni tornano illusioni. Tutti i pazienti tornano a riposare.

Tematiche

Indubbiamente più scarno del libro ma comunque efficace. Intenso dramma di un esistenza quotidiana ridotta al minimo perché sostituita dalla catalessi. Improvvisamente la normalità alloggia nelle vite di chi una normalità non l’aveva mai vissuta e nemmeno sognata.

Da immobili sognatori a vaganti solitari che specchiandosi non si riconoscono nella loro immagine di persone mature. Interpretazione ottima per Robert De Niro che incarna la figura di un uomo guarito dapprima carico di vita, poi malato rassegnato alla sua condizione.

Mimica facciale e tic involontari interpretati come se appartenessero realmente a lui. Appassionante realtà che racconta la necessità di scovare delle speranze in alternative apparentemente fallimentari. Il cinema riaccende la speranza.

Leonard: adesso?

Dottor Sayer: quando vuoi.

Leonard: mi chiamo Leonard Lowe. Qualcuno mi ha spiegato che sono stato da qualche altra parte per un po’ di tempo. Ora sono tornato.

2 Comments

  1. Tommaso

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